Il documentario sulla Commissione d’inchiesta su Caporetto 1918-19 che scoperchia le tombe senza nome dei condannati della Grande Guerra.
La Grande Guerra torna protagonista di alcune serate all’insegna della storia presso l’Abbazia di Sant’Eustachio, a Nervesa della Battaglia (Treviso). Venerdì 6 e sabato 7 dicembre, avrà luogo la proiezione del documentario “Fucilateli – Commissione d’Inchiesta su Caporetto 1918-19”, un importante riconoscimento del valore della storia come strumento profondo di consapevolezza civile, scritto e diretto da Manuel Zarpellon e Giorgia Lorenzato, e prodotto da Sole e Luna Production.
L’opera affronta la vicenda, piena di ombre e di incertezze, delle centinaia di fucilazioni avvenute fra il 1915 e il 1919, chiudendo idealmente i lavori della Commissione d’inchiesta presieduta dal Generale Carlo Caneva e promossa dall’allora Presidente del Consiglio Vittorio Emanuele Orlando, tra il 1918 e il 1919. È impossibile determinare con certezza quanti furono i giustiziati, ma tra questi, oltre a responsabili reali di omicidi e crimini efferati contro i civili, c’erano anche vittime di giudizi arbitrari, uomini che disertarono o si mutilarono. Per loro, non ci fu alcuna sepoltura, né commemorazione. Il documentario gode del patrocinio del Ministero della Difesa e della certificazione storico-scientifica dell’Università degli Studi di Padova.
Non è casuale la scelta di proiettare il documentario all’interno dell’Abbazia di Sant’Eustachio, uno dei centri che sono stati protagonisti di quelle vicende: trovandosi in una posizione strategica, quale punto di osservazione sul Piave, l’Abbazia fu distrutta proprio nel 1918 dalle artiglierie sia tedesche che italiane.
Tutto il territorio di Nervesa della Battaglia è coinvolto nella narrazione del documentario: essa, infatti, fu travolta nella ritirata da Caporetto e teatro della fucilazione di alcuni soldati accusati di saccheggio. Insieme a Sernaglia della Battaglia, Vidor e Ponte della Priula e altre località del territorio, diventò prima linea nel novembre 1917.
Oggi l’Abbazia, presidio storico e naturalistico della Marca trevigiana e del Montello, è stata recentemente restaurata da Ermenegildo Giusti, proprietario dell’azienda vitivinicola Giusti Wine, che l’ha trasformata in un polo di incontro e di cultura della zona.
La proiezione del 6 dicembre avrà luogo alle ore 20.30, mentre il 7 dicembre è previsto un doppio appuntamento: alle 16.30 e alle 18.30. Presenti in sala i registi Manuel Zarpellon e Giorgia Lorenzato.
Prenotazioni obbligatorie, posti limitati (60): tel. 320/2696169 – info@abbaziasanteustachio.com Costo biglietto d’ingresso 5 €.
“A un tratto il nemico tira sull’Abbazia. Le batterie inglesi rispondono alla modesta provocazione con tale violenza che tutto il Montello trema”.
Un ragazzo del ’99