Si è tenuta nei giorni scorsi a Valmorel di Limana la cena-incontro, organizzata da Belluno Alpina con l’intento di fare squadra, che ha coinvolto tutti i possibili attori della valorizzazione del comprensorio Quantin-Nevegal-Ronce-Valmorel e del progetto “Ronce 2020”, coordinato dall’assessore del comune di Belluno Biagio Giannone.
“La scelta di Valmorel non è casuale: d’ora in poi, vogliamo organizzare tutti gli incontri sopra i 600 metri di quota, perché di montagna si parli in montagna”, spiega il portavoce di Belluno Alpina Gimmy Dal Farra. “Abbiamo voluto incontrarci con tutti quelli che possono e vogliono dare una mano alle terre prealpine. Il nostro obbiettivo è la valorizzazione di queste aree, e vogliamo discutere con tutti di tutti gli aspetti possibili”.
Tra i partecipanti infatti c’erano i rappresentanti del comitato di Progetta Nevegal Domani, della Pro Loco Pieve Castionese, dei comuni di Belluno e Ponte nelle Alpi, dell’AICS regionale, oltre a imprenditori dei settori legno e turismo; assenti giustificati i rappresentanti del Consorzio Dolomiti Prealpi, del comune di Limana, oltre al capo-frazione di Valmorel, al deputato Luca De Carlo e al senatore Paolo Saviane.
“Dobbiamo parlare con i nostri vicini: Limana, Ponte nelle Alpi, il Nevegal, e ci allargheremo anche a realtà come Vittorio Veneto o Revine Lago. Noi lavoriamo per progetti di qualità e per un interscambio turistico”, spiega Dal Farra.
L’obiettivo di Belluno Alpina è quello di “portare eventi qui, fuori dai centri urbani e in questa fascia prealpina, ambiente ideale per il turismo green e dal panorama unico che unisce le Dolomiti e la laguna veneziana”: proprio in questo senso andrà la due giorni di Montagna Prealpina che il gruppo sta organizzando per metà novembre.
Coinvolti saranno i tre principali punti del comprensorio: Valmorel, con un evento dedicato a territorio e agricoltura, Ronce, con una serata sui temi delle terre alte e spopolamento, e Nevegal, con un focus sul turismo e sulle seconde case.
Dal Farra sottolinea poi i lavori in corso nella zona; su tutti, la sistemazione della tratta della strada silvo-pastorale a quota 1000 metri (sulla quale si poggia la proposta del “trenino” di collegamento), la realizzazione di sentieri naturalistici e il progetto per un passaggio del Giro d’Italia, per il quale la collaborazione è già avviata per un evento di due giorni condiviso da sei comuni, dalla Valbelluna all’Alpago. Da qui, anche il focus sull’importanza di organizzare anche manifestazioni sportive: “La neve è importante, quindi bisogna lavorare per gare anche legate allo sci di fondo, ma l’ambiente è perfetto anche per organizzare corse in montagna, gare di bici o eventi legati al mondo dei cavalli”.
Infine, grande spazio alle iniziative delle associazioni, ma con un ragionamento comune: “Benissimo la vivacità di tutte le realtà che vorranno impegnarsi, ma vogliamo arrivare a una calendarizzazione unica e condivisa, che possa essere vendibile dal più che apprezzato nuovo infopoint e dal Consorzio Dolomiti Prealpi in sinergia con la DMO Dolomiti”.
In occasione del prossimo incontro, in calendario a metà ottobre, Belluno Alpina ha l’intenzione di coinvolgere altre realtà, oltre a quelle presenti all’incontro dei giorni scorsi, come annuncia Dal Farra: “Stiamo ricercando associazioni e privati anche fuori provincia, per allargare la nostra rete di collaborazioni e di conoscenze. Proprio in quest’ottica, siamo in contatto con realtà interessate ad investire nell’accoglienza, da coinvolgere anche nello sviluppo degli impianti di risalita e che operino in squadra con le forze già esistenti”.