Si ripresenta, se mai fosse sparito, il problema degli avvelenamenti dei cani nella città di Belluno. Si ripresenta perchè i delinquenti, gli incivili e gli ignoranti non mancano mai.
Come sempre vengono diramati allarmi, dopo. Ma come spesso accade, le associazioni protezionistiche non dicono ai proprietari e ai detentori cosa fare quando portano il cane in passeggiata.
La legge regionale 60/93 all’Art.7 prevede che comuni e servizi veterinari facciano programmi di informazione ed educazione nelle scuole e alla popolazione (cose mai viste a Belluno).
Mancano solide basi culturali; mancano perché si pensa che gestire un cane sia una cosa semplice e perché di rado chi adotta o compra un cane viene invitato a seguire un corso con un educatore cinofilo.
Nei tanti controlli preaffido che personalmente faccio ricordo alle famiglie che adottano un cane, che fare almeno qualche lezione con un buon educatore è fondamentale per il cane a soprattutto per i familiari. Questo perchè per tutelare il nostro compagno di vita dobbiamo conoscerne le abitudini e il modus vivendi.
Per il cane la passeggiata è un momento fondamentale, di grande eccitazione.
La possibilità di vedere cose nuove, di imparare, di sentire odori tramite i quali riconosce i cani passati prima di lui (età, razza, carattere, emozioni) e per capire tanto altro. Tutto lo incuriosisce, tutto lo attira e ogni novità che trova sul suo cammino vuole annusarla e magari assaggiarla. L’olfatto è l’organo che viene più usato, anche per riconoscere il cibo che apprezza dall’odore e che il cane inghiotte senza preoccuparsi troppo del gusto.
Bisogna dire che come l’uomo è portato a seguire il suo istinto, ma come l’uomo sa anche pensare.
Insegnargli a non mangiare tuto ciò che ha un buon odore è importante, può salvargli la vita.
Ecco perchè risulta fondamentale educare noi e il nostro cane ad avere un giusto ed equilibrato rapporto tra le parti.
Sul modo di condurre i cani in passeggiata c’è molto da dire. Molti cani che mangiano bocconi avvelenati possono farlo perchè vengono portati in passeggiata in condizione di libertà. La normativa nazionale vigente prevede che il cane venga condotto in zone urbane e nei pressi di abitazioni con un guinzaglio lungo al massimo un metro e mezzo. Mantenendo tale misura è possibile controllare ogni movimento dell’animale e “tirarlo indietro” quando avvicina il muso a qualcosa. Certamente bisogna prestare attenzione a ciò che il cane fa e non passare il tempo mentre passeggiamo con il cane, guardando il cellulare (come spesso capita di vedere).
La passeggiata è un momento molto importante per il cane, è il suo momento, la sua passeggiata; ecco perchè dobbiamo dedicarci a lui, prestargli attenzione e guardare ciò che fa e ciò che ci dice.
Questo permetterà, molto spesso, di evitare che accadano eventi che possono avere tragici risultati.
Cristiano Fant
Presidente di “Siamo Tutti Animali – Movimento Antispecista Bellunese”