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Azzalin (PD): “Prosecco, troppi dubbi sulla candidatura delle colline a Patrimonio Unesco. La Regione nega l’accesso agli atti. Zaia la smetta con i proclami e chiarisca in aula visto che sono stati spesi soldi pubblici”

Colline del Prosecco

Venezia, 23 marzo 2018  –  “La valorizzazione delle eccellenze venete non può passare esclusivamente dalla candidatura Unesco. Anzi, va fatta a prescindere. Zaia rischia a scommettere tutto su un unico tavolo, anche perché non è detto che poi vinca”. A dirlo è il consigliere del Partito Democratico Graziano Azzalin che interviene sulla candidatura delle colline di Conegliano e Valdobbiadene a Patrimonio mondiale dell’umanità, argomento su cui ha presentato proprio oggi una doppia interrogazione a risposta scritta.

“Se leggiamo il report preparatorio di Icomos, che rappresenta la base su cui poi deciderà l’Unesco, l’esito è tutt’altro che scontato. Dall’analisi emerge paradossalmente come non sia prevalente la tutela, bensì le speculazioni economiche e l’eccessivo sfruttamento dei siti. La Giuria del patrimonio mondiale si dichiara ‘incerta’ sul fatto che le colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene abbiano le potenzialità per soddisfare ‘i requisiti di Valore Universale Eccezionale’ ed elenca i motivi delle perplessità, che non vengono chiariti dal dossier di candidatura. Nelle conclusioni si evidenzia poi come il paesaggio del Prosecco, nella sua ‘fotografia’ attuale, non possa essere collegato alla disposizione dei vigneti e ai metodi di produzione di prima del Diciottesimo secolo e che, di conseguenza, l’area designata non possa essere vista come ‘riflesso eccezionale di uno sviluppo precedente, in periodi specifici come ad esempio il Medio Evo io il Rinascimento’.

Graziano Azzalin

Di fronte a queste parole i nostri dubbi sono più che legittimi. Quindi – dice ancora Azzalin – Zaia la smetta di fare proclami trionfalistici e chiarisca come stanno davvero le cose, visto che, per sostenere la candidatura, sono stati spesi fior di soldi pubblici”.

Il vicepresidente della Terza commissione insiste sulla trasparenza del percorso, poiché la sua richiesta di accedere al carteggio tra Regione e Icomos Italia è stata respinta in quanto rischierebbe di compromettere il buon esito del procedimento amministrativo. “Mi pare una motivazione francamente ridicola, a maggior ragione se, come ha detto Zaia nei giorni scorsi all’inaugurazione della Fiera di San Gregorio a Valdobbiadene, i 15 Comuni dell’area Docg sono l’unica candidatura italiana in valutazione. Risulta invece che in ballo ci siano pure altri siti. Per questo chiarisca tutto, atti alla mano, nelle sedi istituzionali. Anche e soprattutto nel rispetto di chi in quel territorio ci vive”.

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