Un sostegno pubblico per coprire le spese dei medici di base operanti in montagna e la revisione del numero chiuso per le facoltà di Medicina e Chirurgia: a chiedere questa attenzione particolare verso la sanità montana è il deputato di Forza Italia, Dario Bond.
“Un accordo sul riconoscimento delle spese per i medici di montagna è già stato raggiunto,” ricorda Bond “ma può ancora essere potenziato, con risorse finanziarie da parte della Regione Veneto. I medici di montagna fanno un servizio sanitario, ma anche un servizio pubblico di assistenza sociale, e devono avere un’integrazione delle spese. Bisogna aprire un tavolo con l’Ordine dei Medici di Belluno, con la Regione, con la Provincia di Belluno e anche con il Consorzio Bim Piave, perché un servizio così importante deve essere garantito anche da risorse locali”.
Altro punto su cui intervenire è quello del numero dei medici, e qui la partita è nazionale: “Bisogna risollevare il numero di medici in Italia”, sottolinea Bond “limitando o addirittura eliminando il numero chiuso per le facoltà di Medicina e Chirurgia. È necessario rivedere la normativa nazionale, portando così anche ad un aumento di specializzandi e medici specializzati: se non si interviene presto, si arriverà alla chiusura di molti reparti ospedalieri”.
“Un primo, parziale traguardo in questo senso è stato raggiunto con il pre-accordo per l’autonomia del Veneto”, conclude il deputato feltrino “ma si può fare di più. Per questo, molto presto chiederò un incontro all’assessore regionale alla sanità Luca Coletto e al direttore generale dottor Domenico Mantoan per avviare nuove e forti iniziative in questo settore”.