Contrariamente a quanto era emerso fino ad oggi dai dati del centro interuniversitario Transcrime (specializzato in studi sulla criminalità internazionale e nazionale), il quale definiva il periodo invernale il più a rischio per i furti nelle case, pare invece che durante l’estate 2017 il numero delle intrusioni stiano aumentando a dismisura. Oltre il 40% di tali intrusioni si sono infatti verificate mentre i proprietari erano in vacanza, sono 230 mila se si prende quest’ultimo anno di riferimento. In alcune province del Nord si è registrato un recente incremento di circa il 25% delle denunce messe a verbale da tutte le forze dell’ordine.
Si tratta di una statistica che tuttavia non sorprende così tanto la Questura, visto che conferma il trend della crescita di “colpi” in casa nel periodo estivo, in virtù soprattutto di due aspetti: il primo è che i ladri possono agire indisturbati quando i proprietari sono in vacanza e il secondo è la possibilità di poter entrare, spesso anche di notte, attraverso le finestre lasciate aperte per il caldo.
La questura afferma che sono principalmente due le categorie di ladri che colpiscono le abitazioni: le bande specializzate che preferiscono ville e case con giardino, solitamente appartenenti a famiglie più facoltose le quali garantiscono un bottino più interessante e coloro che invece prendono di mira gli appartamenti, approfittando di qualsiasi situazione.
Per chi vive in appartamento risultano provvidenziali i consigli di alcuni esperti di sicurezza dell’Unione Nazionale dei Consumatori per proteggere al meglio le abitazioni durante le vacanze estive: evitare di far sapere se si sta partendo, controllare il funzionamento del sistema dell’allarme, lasciare accesa una luce o la radio per mostrare che la casa è abitata, chiedere ad un amico di controllare periodicamente l’abitazione e di prelevare con frequenza la corrispondenza che potrebbe accumularsi nella casella condominiale. Anche tra i suggerimenti delle forze dell’ordine ce ne sono alcuni molto semplici ma efficaci: mettere solo il cognome sia sul citofono sia sulla cassetta della posta per evitare di indicare il numero effettivo di inquilini (il nome identifica l’individuo, il cognome la famiglia). Non attaccare al portachiavi targhette con nome ed indirizzo che possano, in caso di smarrimento, far individuare immediatamente l’appartamento. Non conservare nella stessa borsetta sia le chiavi che i documenti di identità, onde rendere più difficoltoso per il malvivente abbinare il mazzo di chiavi all’abitazione. E in fine, sarebbe sempre opportuno avere installata una porta blindata con spioncino e serratura di sicurezza, inferriate alle finestre, potendo ulteriormente contare su videocitofoni e/o telecamere a circuito chiuso
Per chi vive in case con giardino sono invece i cani da guardia a rappresentare senza dubbi la maggiore sicurezza contro i furti e le pericolosissime rapine. Dal 2010 ad oggi, noi della Federazione Italiana Cani da Guardia abbiamo istruito, tramite corsi, stage e consulenze a domicilio, centinaia di famiglie su come organizzarsi per crescere e gestire al meglio animali idonei a proteggere sia le case che i proprietari.
Una coppia di cani efficaci, rappresenta l’ostacolo più difficile da superare per chiunque intenda intrufolarsi abusivamente in una proprietà. E’ una difesa reale già ben visibile dall’esterno, contro la quale si è obbligati a scontrarsi per poter accedere all’area custodita (cosa che il ladro cerca sempre di evitare per tutelare la sua incolumità), oltre ad un forte impedimento per poter agire indisturbati, unico modo per riuscire a farla franca e continuare a delinquere nel tempo. Mi sembra superfluo sottolineare che i bocconi avvelenati, i vari spray tanto nominati, gli ultrasuoni, etc., sono sistemi che trovano efficacia solo nella fantasia di chi non ha mai provato a fare il ladro poiché, il rischio di essere scovati durante l’immediato abbaio dei cani eccitati (prima ancora di provare ad annientarli), risulta troppo elevato per essere preso in considerazione. Non è mai accaduto una sola volta che i ladri si siano cimentati nell’annientare una coppia di cani da guardia minacciosi al cancello, le intrusioni sono sempre e solo avvenute in quei giardini nei quali vivevano cani inadeguati a proteggere la famiglia in caso di reale pericolo (anche se, fino a quel momento, i loro proprietari erano convinti del contrario).
A tutto ciò va ancora aggiunto che i cani da guardia non accusano, come noi esseri umani, la paura psicologica di dover reagire di fronte a dei delinquenti magari incappucciati, poiché il loro istinto animale li porta a difendere, contro chiunque, il territorio in cui vivono: per loro, uno sconosciuto vale l’altro e quindi non permettono a nessuno di entrare.
Attenzione però, non tutti i cani “cosiddetti da guardia” si dimostrano idonei a tale mansione, occorre scegliere animali rustici che possano lavorare con qualsiasi temperatura, sia di giorno che di notte, così come molto equilibrati con chi si trova a gestirli. E’ molto importante capire che, i veri cani da guardia, non sono quelli che necessitano di addestramento per diventare efficaci, bensì nascono già con la loro predisposizione a proteggere la famiglia che li adotta. Non sono mai pericolosi con i famigliari che li crescono (bambini compresi), poiché non esiste alcuna relazione istintiva fra l’aggressività spontanea esternata contro il delinquente, in caso di pericolo, e l’assoluta affettuosità che riservano a chiunque appartenga al nucleo familiare “datore di cibo”. Non sono mai stati i veri cani da guardia ad aggredire fatalmente i proprietari, come a volte si apprende dai giornali, bensì soggetti di razze diverse create da una irresponsabile selezione dell’uomo. Altrettanto non possono essere considerati da guardia i cani (anche se appartenenti alle razze raccomandate) se poi allevati e viziati in casa come dei poveri “umanoidi”. Gli animali “da lavoro”, per risultare efficaci, devono poter conservare il più possibile i loro istinti primordiali e non sicuramente vivere dormendo tutto il giorno sul divano, dopo essersi abbuffati con ciotole colme di croccantini!
Fra le tipologie di cani più predisposti a custodire la proprietà si distinguono i guardiani del gregge (da non confondere con i cani da pastore per la conduzione di animali). Si tratta di animali molto rustici ed equilibrati, ideali per vivere sempre all’aperto in ogni condizione climatica e solitamente dotati di un forte istinto territoriale. E’ però molto importante che dimostrino fin da cuccioli uno spiccato fastidio all’avvicinarsi di persone estranee alla proprietà dove vivono, i “normali” cani da gregge, quelli cresciuti dal pastore per tenere lontani i predatori, spesso si manifestano invece piuttosto socievoli con l’uomo e quindi poco indicati a scovare e respingere i malviventi intenzionati ad entrare nelle proprietà.
Errori da non commettere con i cani da guardia: farli vivere da soli in giardino (senza un compagno di sesso opposto), sterilizzarli, nutrirli più del necessario, farli entrare in casa dove vive la famiglia da custodire, lasciarli liberi quando entrano amici nella proprietà da custodire, incattivirli con l’addestramento, imporgli l’obbedienza a tutti costi, sgridarli o picchiarli anche piano, cimentarsi con loro in giochi competitivi e manifestarsi proprietari troppo severi e dominanti.
Perché noi della Federazione Italiana Cani da Guardia crediamo che una buona coppia di cani da guardia, sia la migliore soluzione per proteggersi in casa dalla delinquenza?
Perché i cani da guardia agiscono in modo molto EFFICACE sul “fattore deterrenza”, in pratica servono a demotivare il malvivente prima ancora che si introduca nella proprietà, quando lo stesso sta ancora escogitando come fare, evitando così il rischio di qualsiasi PERICOLOSISSIMO conflitto con i malviventi: i cani da guardia sono innanzitutto utili il giorno prima del furto o della rapina! Ovvero, quando il ladro sta ancora valutando a quale abitazione sia conveniente orientarsi.
Ezio Maria Romano
Presidente della Federazione Italiana Cani da Guardia
www.canidaguardia.com