“A dir poco grottesca la situazione che si sta verificando, ancora una volta, nel Parco dei Colli Euganei in merito all’annoso problema dei cinghiali” l’ennesimo attacco rivolto alla gestione dell’Ente e dell’emergenza arriva dalla deputata Silvia Benedetti.
“Dopo settimane di trepidante eccitazione per l’elevato numero di abbattimenti e catture il sistema stesso messo in piedi da Parco e Regione ha pensato bene di vanificare il tutto, dimostrandosi per l’ennesima volta inadeguato.” “Succede infatti -spiega la deputata- che il macello individuato da diverso tempo per gestire tutta la mole di carcasse che provengono da cacciatori abilitati e operatori del Parco chiuda, legittimamente, per ferie, e così venga interrotta forzatamente tutta l’attività di selecontrollo.”
“Oltre ad avere del ridicolo l’idea che un Parco che affronta un problema così dannoso non riesca a fronteggiare le ferie di un privato a cui si rivolge, tale situazione rischia di creare dei danni enormi, compromettendo anche ciò che fin’ora è stato fatto. Questi mesi infatti rientrano nel periodo nel quale si registrano negli ungulati tassi riproduttivi più elevati. Se a questo si aggiunge l’interruzione dell’attività di selezione, pare per almeno 15 giorni, ecco che si da la possibilità agli animali di tornare a spopolare, con buona pace di agricoltori e residenti, senza tener conto della gestione della popolazione messa in atto fin qui.”
“Se tale evenienza non dovesse essere immediatamente scongiurata dal Parco -insiste Benedetti- questi signori potranno anche vantare la responsabilità di aver letteralmente gettato migliaia di euro di soldi pubblici impiegati fin qui per arginare il problema.”
“Ribadiamo da mesi -conclude la portavoce pentastellata- quanto sia rischioso e assurdo mantenere in questo modo la gestione e la governance di un ente pubblico, e queste ne sono evidentemente le conseguenze. I censimenti restano una promessa lasciata a metà, gli animali si abbattono a caso e, a quanto pare, non rispettando logiche scientifiche ma in base alle ferie estive. Se continuano a mancare le giuste professionalità competenti a dirigere e una seria programmazione non si farà che continuare a sperperare denaro per poi ritrovarsi coi problemi irrisolti a causa di situazioni assurde come questa.”