Oltre alle molteplici opportunità che il treno delle Dolomiti porterà al nostro territorio, di cui abbiamo letto sui quotidiani in questi giorni, c’è la previsione che riguarda l’inserimento nei flussi: quelli turistici, quelli economici e quelli sociali.
È importante, per ovvi motivi, essere dentro questi flussi e perciò serve il nostro massimo impegno perché si creino le condizioni più favorevoli. Il treno delle Dolomiti, in quanto grande progetto e servizio alla mobilità, permetterà alle terre alte la creazione di una situazione inedita che metterà le basi per un legame più stretto con la pianura e in particolare con Venezia. Quante volte ci siamo detti che intercettare, anche in minima parte, i flussi turistici che fanno capo a Venezia (oltre 20 milioni di persone) consentirebbe un incremento considerevole di presenze nel nostro territorio.
Il treno delle Dolomiti, dentro il grande attrattore corso turistico costituito dalle Dolomiti, riassume in sé alcune importanti pre-condizioni : è una modalità comoda, economica, eco sostenibile che, come detto sopra, crea le condizioni più favorevoli per intercettare quei flussi di cui il bellunese abbisogna. Se quanto detto corrisponde alle nostre esigenze, noi bellunesi dovremo avere a cuore il progetto fugando tutti i pericoli che aspetti secondari o di dettaglio possano minarlo alle radici.
Parlarne è doveroso, ma sempre con un occhio ai tempi: dieci anni da quando il progetto sarà approvato.
Claudia Scarzanella – presidente di Confartigianato Belluno