Prende il via martedì 4 luglio, la tredicesima edizione di Leggerelesere. Incontri senza sipario nei cortili della città. L’associazione culturale Bretelle Lasche, che organizza la rassegna, propone anche quest’anno quattro serate da trascorrere nei luoghi più suggestivi della città, tra letture e teatro.
Il primo appuntamento, nel Giardino di Villa Miari in via Cipro, sarà dedicato al raffinato “humor” dell’inglese Alan Bennet che, ne “La Sovrana lettrice”, ci racconta della bellezza, del piacere e del valore della lettura, testimoniati nientemeno che da Sua Maestà Elisabetta II d’Inghilterra, trovatasi per caso davanti a un “bibliobus”, in un cortile di Westminster. In questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 2007, la leggerezza e l’ironia dell’autore creano un perfetto equilibrio tra lo scherzo sottile e l’ambientazione ingessata della monarchia.
(Riduzione e lettura di Lina Beltrame, Bianca Doriguzzi e Michele Firpo)
Nel chiostro dell’Istituto Catullo, in via Loreto, l’11 luglio, gli attori della compagnia teatrale Se Queris (Lorena De March, Stefania Slaviero, Sheila De Battista, Daniel Bogo e Marco Pais) narreranno le vicende di Medardo di Terralba, protagonista de “Il visconte dimezzato” di Italo Calvino, diviso a metà da una palla di cannone perché “c’era una guerra contro i turchi”. Le due metà di Medardo, che in qualche modo continueranno le loro vite separatamente, non sono la banale metafora dell’eterna lotta tra il bene e il male, bensì stanno lì dall’inizio alla fine del racconto a ricordarci quanto incompleto, quanto monco diventi l’Uomo a causa di ideali sbagliati o forse solo per distrazione. Cosa o chi condurrà Medardo di nuovo alla sua unità, alla sua completezza? Lo scopriremo assieme.
Il 18 luglio, in Piazzetta Santo Stefano, Guido Beretta e Cristina Gianni racconteranno la perfetta storia d’amore di Irene e Nicola, protagonisti del romanzo “Mancarsi” di Diego De Silva. Irene vuole essere felice e, quando il suo matrimonio comincia a zoppicare, se ne va. Nicola è solo, confusamente addolorato dalla morte di una donna che aveva smesso di amare da tempo. Anche lui, come Irene, è mosso da un’assoluta esigenza di felicità. Sarebbero destinati a una grande storia, se solo s’incontrassero una volta nel bistrot che frequentano entrambi….
La rassegna si concluderà il 25 luglio, nel giardino di Villa Doglioni Dalmas, (via del Piave) con “Il ritorno di Ifigenia” del poeta greco Ghiannis Ritsos (voci recitanti Silvia De Min, Antonella Michielin e Michele Firpo). In quest’opera, Ritsos (1909-1990) accogliendo la versione del mito che vuole l’eroina salvata sull’altare sacrificale ed esiliata in Tauride, immagina il compimento dell’epopea della guerra di Troia nel ritorno a casa, ad Argo, della stessa Ifigenia e del fratello Oreste. È il monologo di un’Ifigenia matura che, assieme al fratello, riflette sull’assurdità di false retoriche di fronte alle quali non esiste consolazione. E’ un personaggio del mito ma attuale e contemporaneo, che si rinnova circondandosi degli oggetti del nostro tempo, ai quali guarda per raccontare una nuova tragicità: è una tragedia tutta umana di popoli resi ciechi e sordi al dolore altrui, forse per abitudine, forse per superficialità, forse per disincanto. Una serata in ascolto di un mito che risveglia la sensibilità di ogni uomo, pronunciando l’inevitabile, il tutto contrappuntato ed esplicitato dall’espressività del teatro-danza di Giorgio Tollot di Korarte.
Organizzazione: Associazione culturale Bretelle Lasche
Ingresso unico: € 2,00
Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21e in caso di maltempo gli spettacoli avranno luogo al teatro Giovanni XXIII
Info: Associazione culturale Bretelle Lasche-tel 329.3676945-www.bretellelasche.it