Era una struttura efficiente. Fino a un paio di anni fa ospitava una trentina di anziani, ma vennero “sfrattati” perché il Comune capoluogo ritenne di non dover mettere sul piatto 100mila euro l’anno per gli anziani di Belluno.
«Villa Bizio Gradenigo cade a pezzi. Strano che nella lista delle cose fatte per Belluno il sindaco
uscente si sia dimenticato di parlare dello stabile (situato a fianco della casa di riposo di Cavarzano) che è, anzi era, l’unica struttura in provincia per anziani autosufficienti. Eppure, il responsabile è uno solo: chi ha permesso che l’incuria prendesse il sopravvento». Lo dice il candidato sindaco Paolo Gamba.
«Alcuni cittadini mi hanno informato della situazione in cui versa Villa Bizio Gradenigo – incalza
Paolo Gamba -. Frutto di un lascito, la villa era un gioiello per efficienza e signorilità, per accogliere
persone della terza età autosufficienti. Era, purtroppo. Non posso che parlarne al passato visto che
oggi è chiusa. Chiusa perché, non rispondeva più agli standard di sicurezza, nonostante i tanti
denari spesi (adeguamento antincendio e molto altro). Oggi per di più, è anche inagibile a causa di
incuria».
«Da cittadino di Belluno rivolgo una domanda al sindaco uscente, che doveva quantomeno mantenere il bene comune. Cos’è successo? È vero che non si sono riscaldati gli ambienti e si è lasciato che i tubi dell’acqua scoppiassero per il gelo? È vero che l’acqua fuoriuscita dalle tubature ha allagato tutti i piani e rovinato in maniera irreparabile la struttura? Perché, se è vero, non vediamo il disastro nella lista delle cose fatte per Belluno? E non vediamo neppure il ripristino di Villa Bizio Gradenigo nel programma elettorale per i prossimi cinque anni? Mi risulta
invece che non siano stati chiamati neppure i vigili del fuoco per l’emergenza. Viene da chiedersi perché… forse perché altrimenti l’opinione pubblica avrebbe saputo, con un conseguente danno d’immagine della gestione di questa amministrazione Massaro?»
«Per far defluire l’acqua, risulta che siano stati fatti dei fori nei pavimenti piano per piano con i
danni conseguenti – conclude Paolo Gamba -. Mi chiedo se nell’anno 2017 sia possibile tutto ciò. Se
diventerò sindaco svilupperò un progetto mirato alla riqualificazione della bella struttura per la
terza età. Da cittadino, invece, mi permetto di dire “vergogna”».