Proseguono le grandi manovre di avvicinamento in vista delle elezioni amministrative del 2017 per il Comune capoluogo tra il Pd bellunese e il sindaco uscente Jacopo Massaro.
Questa tornata elettorale sembra al momento abbastanza lineare, non si vedono all’orizzonte, infatti, possibili colpi di scena come è successo cinque anni fa quando Massaro decise di correre da solo vincendo contro centrodestra e centrosinistra con la sua lista civica.
Va detto però che le condizioni oggi sono cambiate e replicare il successo come allora non sarebbe facile, perché i voti raccolti a sinistra e soprattutto quelli provenienti dalla destra ora non sono più certi.
Rientrare nel Pd, dunque, per Massaro, sotto il profilo della percentuale di consensi, sarebbe la soluzione vincente.
Ma qui sorgono i problemi.
L’establishment del Pd, che per regolamento pretende che il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra sia deciso dal voto delle primarie, lascerà libera scelta al suo elettorato, o farà in modo di eliminare Massaro alle primarie? E se eliminerà alle primarie il sindaco uscente e quindi favorito a favore del suo candidato “ortodosso”, ad esempio Irma Visalli, il vantaggio teorico a tavolino di Massaro poi sfumerebbe e si aprirebbe uno scenario che rimetterebbe in gioco il centrodestra, ma anche i 5 Stelle.
E veniamo al centrodestra.
Ad oggi il candidato sindaco più accreditato sembra essere Paolo Gamba, che se la gioca a ragione sugli onori del ponte Bailey, la sua creatura che ha risolto la viabilità sud di Belluno e che doveva essere un’opera provvisoria. Ma che fino a dicembre del 2018 rimarrà lì (per fortuna) e che è costata pressappoco 1 milione di euro di affitto dal giugno del 2007 su un valore del manufatto di circa 2 milioni e mezzo.
Ad oggi nel centrodestra, però, non si può escludere la candidatura prestigiosa di Maurizio Paniz, avvocato di successo ed ex parlamentare, che potrebbe tranquillamente mettersi a disposizione per la sua città se sostenuto da tutte le componenti politiche della destra.
I Cinque Stelle, stimati su un 15 per cento di consensi, oggi hanno due consiglieri comunali e, salvo colpi di scena, dovrebbero mantenere tali posizioni.
La Lega Nord è intorno al 10% ed è probabile che confluisca con la sua lista a sostegno del candidato del centrodestra, perché correre da sola vorrebbe dire facilitare il centrosinistra.
Le altre formazioni sono percentualmente poco importanti, irrilevanti se correranno da sole.
Per concludere questa proiezione della prima ora, quindi, posto che non passi l’opzione Massaro candidato vincente del centrosinistra, e che lo stesso non decida di ripresentarsi con le sue liste civiche, si deve ipotizzare ad esempio la Visalli per il centrosinistra, Gamba (o Paniz) per il centrodestra e il Movimento 5 Stelle con candidato sindaco che potrebbe essere uno dei due consiglieri attuali Marchese o Lanari.
Cosa farà l’elettorato bellunese?
Di una cosa siamo certi. Dopo il risultato della Brexit in Gran Bretagna e di Trump negli Usa, qualsiasi nostra previsione sarà inutile, perché il voto si deciderà indipendentemente dalle pressioni di stampa e tv.
Roberto De Nart