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venerdì, Giugno 2, 2023
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Addio elettrificazione ferrovie nel Veneto? De Berti: “Viceministro Nencini sconcertante. Roma ha cambiato idea”?

 

Elisa De Berti, assessore regionale
Elisa De Berti, assessore regionale

“Voglio sperare che le dichiarazioni del Viceministro Nencini siano state innescate da una non corretta interpretazione delle note informative in suo possesso, o a una non completa informazione. In caso contrario tutto rimarrà come nel passato: nessuna modifica del contratto di servizio con Trenitalia, nessun ripristino dei treni diretti da Belluno a Padova e Venezia, nessun acquisto di materiale rotabile per migliorare il servizio, la Regione dovrà mantenere il contratto in essere, i treni che verranno ordinati saranno diesel e si darà davvero addio all’elettrificazione. E’ questo che vogliono? Attendo risposte, perché la Regione sull’elettrificazione ha già fatto tutta la sua parte, il Governo no. E questo è un progetto nel quale se uno solo dei protagonisti non rispetta gli accordi, salta tutto”.

Con queste parole l’assessore alle Infrastrutture della Regione Veneto Elisa De Berti commenta le posizioni espresse dal Viceministro alla Infrastrutture ieri a Vittorio Veneto.

“Sono mesi – ricorda la De Berti – che lavoriamo quotidianamente per creare tutte le condizioni a supporto dell’elettrificazione di tutto il bellunese. Già in aprile – puntualizza l’Assessore – nel corso di un incontro con l’AD di Ferrovie dello Stato Mazzoncini, presenti il Parlamentare bellunese De Menech e il Vicepresidente della Provincia Padrin, è stato chiaramente detto che l’elettrificazione del cosiddetto anello basso è fattibile senza problemi a fronte di un miglioramento del contratto di servizio con Trenitalia che ne giustifichi l’investimento. Detto e fatto – fa notare la De Berti – ci siamo subito attivati per trasformare il contratto in essere (sei anni più tre) in dieci anni più cinque. In questo caso, l’elettrificazione del bellunese migliorerebbe notevolmente il servizio e incrementerebbe l’offerta commerciale, oltre che riportare i treni diretti sulla Belluno-Venezia e sulla Belluno-Padova. Se non si elettrifica non si fa il nuovo contratto dieci più cinque con Trenitalia, questo è certo. Decidano loro se mantenere gli impegni o fare marcia indietro. La Regione aspetta una risposta, perché tutto ciò di sua competenza l’ha fatto”.

“Abbiamo anche aggiornato con Rfi la versione originaria dell’Accordo Quadro dice la De Berti – inserendo come necessaria proprio l’elettrificazione del bellunese, a fronte di un contratto dieci più cinque, che comporta un notevole investimento in materiale rotabile elettrico da parte della Regione”.

“Per il 2020 – conclude l’esponente di palazzo Balbi – sarà pronta l’elettrificazione della Conegliano-Vittorio Veneto e della Montebelluna-Castelfranco, ma la richiesta della Regione è che nel 2017 il Governo stanzi la somma rimanente per completare l’elettrificazione dall’anello da Vittorio Veneto a tutto il bellunese. Il tutto fattibile entro il 2021, anno dei mondiali a Cortina. La Regione c’è, il Governo sì o no? Nencini ha capito male o sa già che Roma non farà la sua parte?”.

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