Il Regno Unito e” “il terzo mercato di sbocco” per l”export veneto e l”eventuale Brexit metterebbe “a serio rischio 3,5 miliardi di esportazioni annue”.
A lanciare l”allarme, a meno di 24 ore dal referendum con cui i cittadini del Regno Unito decideranno se rimanere o meno nell”Unione europea, e” Luigi Curto, presidente di Confartigianato imprese veneto. Attualmente la Gran Bretagna assorbe il 5,8% delle esportazioni venete, spiega Curto, specificando che i settori che tirano di piu” sono “macchine ed apparecchi Nca”, bevande e in particolare il vino, articoli in pelle e abbigliamento. “La scelta inglese di affrontare il rischio di un referendum e” da ammirare sotto l”aspetto democratico”, sostiene Curto, ma “il rischio economico e” indubbio”. Se il paese uscisse dalla Ue si andrebbe molto probabilmente incontro ad “un periodo difficile per il potere di acquisto degli inglesi” e lo stress della sterlina porterebbe a “inevitabili turbolenze sui mercati monetari”, che “incideranno non poco sui flussi delle merci”.
Secondo le valutazione dell”Ocse, dichiara Curto, “la vittoria dei leave determinerebbe 727 milioni di euro di minori esportazioni italiane”, che colpirebbe “soprattutto le micro e piccole imprese” e quindi “il nord est”. Tra le dieci province italiane che sarebbero piu” colpite, conclude Curto, ben tre sono venete. Si parla di Belluno, Treviso e Vicenza. (Fat/ Dire)