Il decreto legge 78/2010 ha introdotto l’obbligo della gestione associata dei servizi e delle funzioni fondamentali per i Comuni di ridotte dimensioni demografiche. La Regione del Veneto, con la Legge regionale n. 18/2012, ha disciplinato in modo organico l’esercizio associato di funzioni e servizi comunali, adottando un piano di riordino territoriale rivolto a tutti i Comuni, sia obbligati (in Veneto sono 273) che non obbligati. Il Piano individua le dimensioni ottimali per area geografica per l’esercizio associato, semplifica i livelli di governo e prevede azioni e interventi per sostenere e agevolare le amministrazioni nel percorso associativo, anche tramite incentivi finanziari. Al fine di far conoscere le opportunità messe a disposizione nel 2016 per favorire l’associazionismo comunale, la Regione ha promosso degli incontri con le amministrazioni locali, che possono rappresentare anche un’utile occasione di confronto, informazione e approfondimento sui temi connessi all’attuazione del Piano di riordino territoriale.
Dopo il primo incontro che si è svolto a S. Donà di Piave, per i comuni e le realtà dell’area montana bellunese l’incontro si terrà lunedì 16 maggio alle ore 10.30 a Longarone presso il padiglione fieristico.
“Con due distinti provvedimenti – fa presente il vicepresidente della giunta veneta – la Regione ha approvato sia i criteri e le modalità per l’assegnazione e l’erogazione di contributi per la fusione di comuni, la costituzione, l’avvio e l’ampliamento dell’esercizio associato di funzioni fondamentali nella forma dell’Unione di Comuni, dell’Unione montana e della Convenzione tra Comuni, sia i criteri e le modalità per il riparto delle risorse statali “regionalizzate” a sostegno dell’associazionismo comunale per l’anno 2016 nelle spese di gestione e di funzionamento per l’esercizio associato di una pluralità di funzioni e servizi. Gli incontri serviranno a una migliore conoscenza di queste e altre opportunità per l’associazionismo comunale”.