L’Istituto Comprensivo di Agordo, nell’ambito della normale attività scolastica, aveva programmato un incontro con un esponente della religione islamica nell’ambito del “Progetto di educazione alla mondialità, alla pace e alla solidarietà” al fine di offrire agli alunni maggiori elementi di conoscenza. Ma l’Istituto è stato costretto a bloccare questa iniziativa a causa dell’opposizione di una minoranza intollerante di genitori, immediatamente strumentalizzata da alcuni esponenti politici, in primo luogo il senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli e l’assessore leghista Elena Donazzan, che sono entrati a gamba tesa in ambiti non di loro competenza, come l’autonomia scolastica e la libertà di insegnamento.
Giudichiamo quanto accaduto una palese violazione dei più elementari principi di democrazia e un macigno posto sulla strada della piena attuazione del diritto alla conoscenza e al libero confronto garantiti dalla nostra Carta Costituzionale.
Nel ribadire che la sola sede legittimata a programmare le attività scolastiche è il Collegio dei Docenti, e che la competenza e la responsabilità ad operare le scelte più opportune a realizzare il progetto educativo che la scuola si è data sono in capo esclusivamente al personale docente, chiediamo ai Dirigenti degli Uffici Scolastici del Veneto e di Belluno di farsi garanti della libertà di insegnamento e del diritto degli studenti a conoscere il mondo di oggi, così com’è e non così come qualcuno lo vorrebbe.
Giudichiamo inaccettabile e del tutto fuori luogo la minaccia di invio di ispettori formulata dall’Assessore Donazzan, una minaccia che ci rimanda ai tempi del MINCULPOP, che vorrebbe imporre ai nostri studenti un pensiero unico, unidirezionale, che si nega al confronto e al nuovo, anche quando questo nuovo ha 1500 anni di storia alle spalle. Continuiamo peraltro a pensare che chi ha paura del confronto ha forse il timore che le proprie certezze non siano abbastanza solide da reggere il confronto. In moltissime scuole italiane iniziative simili rientrano ormai da tempo nella normale attività didattiche, senza che ciò abbia mai prodotto “pericolose situazioni di disagio”.
Esprimiamo infine la nostra piena solidarietà ai docenti e al Dirigente alla Scuola “Pertile” di Agordo, convinti come siamo che solo la conoscenza può trasformare i nostri ragazzi in cittadini consapevoli capaci di scegliere e operare autonomamente.
Walter Guastella