Sulla frana di Acquabona si lavora solo per gestire l’emergenza e per rispondere in tempi rapidi a una situazione contingente. Ma sul lungo termine non ci sono certezze e soprattutto non ci sono finanziamenti, divenuti ormai indispensabili per mettere in sicurezza il territorio.
“Come al solito saranno i veneti a dover pagare per sistemare i danni, mentre i carrozzoni statali, in questo caso l’Anas, ci abbandonano – dicono il parlamentare bellunese del Movimento 5 Stelle Federico D’Incà e il capogruppo del Movimento in consiglio regionale, Jacopo Berti – la frana di Acquabona, che l’Anas dovrebbe risolvere, è un insulto al grande lavoro fatto nella valle per riuscire ad aggiudicarsi i mondiali del 2021”.
Nubi temporalesche si addensano infatti sul futuro della manifestazione sportiva, fondamentale per dare un nuovo impulso a tutta l’area.
“Ora Cortina rischia per l’immobilismo di pochi – avvertono Berti e D’Incà – ma ci stiamo già muovendo per risolvere la situazione a breve”.