“Condivido l’analisi e le preoccupazioni del presidente Italo Tonet: il settore edile di questa provincia va rilanciato con azioni specifiche. Mai si era registrata una situazione così difficile per l’intero comparto”.
A dirlo è il senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli, a margine della cerimonia per la consegna degli attestati alla scuola edile di Sedico, “una assoluta eccellenza di questo territorio”, rimarca Piccoli. La cerimonia è stata aperta dal presidente provinciale della Cassa edile Italo Tonet e ha visto un intervento dello stesso Piccoli.
“Che l’edilizia stia attraversando una crisi profonda non è certo una novità per nessuno, quello che dovrebbe sorprendere invece è che questo Governo non sta facendo nulla per sostenere il settore. Anzi”, afferma Piccoli.
“Mi riferisco innanzitutto alla tassazione sulla casa, che dal 2012 ha superato solo in provincia di Belluno 45 milioni di euro all’anno, triplicando rispetto al 2011, cifra sottratta ai proprietari di casa, senza contare l’ultimo pasticcio sull’Imu dei terreni agricoli, che andrà a incidere su beni immobili che prima erano esenti”, prosegue il senatore di Forza Italia. “E’ chiaro che queste tasse incidono sul valore della casa e portano a un deprezzamento generalizzato e a un conseguente clima di sfiducia”.
Piccoli si concentra poi sull’attuale eco bonus introdotto dal’Esecutivo: “Si tratta di una misura attesa ma che deve essere resa strutturale, non basta un provvedimento una tantum limitato al solo 2015”.
“Condivido poi la necessità sottolineata dallo stesso Tonet di valorizzare maggiormente le risorse locali, a partire da quella idrica, facendolo nel pieno rispetto dell’ambiente e delle generazioni future”, afferma Piccoli. “Il Bellunese deve trovare un giusto equilibrio che possa rilanciare anche il turismo. Solo in questo modo si può pensare al rilancio del patrimonio alberghiero che deve recuperare competitività”.
“Questa provincia può ripartire solo grazie un’edilizia forte. Il Governo deve sostenere il settore e non tramortirlo tassando la casa e facendolo affogare in un mare di vincoli e burocrazia”, conclude Piccoli.