“Con decreto del Ministro dell’Economia e Finanze, Politiche Agricole e Interno del 28/11/2014, a pochi giorni dalla scadenza del saldo pagamento dell’IMU fissato al 16 dicembre 2014, arriva la beffa e l’aumento delle tesse per i possessori di terreni agricoli già montani con imposizione dell’IMU per tutto l’anno 2014”.
Lo afferma in una nota Paolo Casagrande, presidente regionale dell’Anpa Veneto, l’Associazione nazionale dei produttori agricoli.
“Il Governo ha ridisegnato la mappatura delle esenzioni dall’IMU dei terreni agricoli montani – prosegue Casagrande – , lasciando l’esenzione per i Comuni la cui sede Municipale è sopra i 600 m.slm, mentre chiede di pagare l’IMU per l’intero anno per i comuni al di sotto dei 600 metri.
Una vera beffa oltre che una mazzata per i proprietari di terreni montani e svantaggiati, dai quali come agricoltura, dove sono coltivati si ricava ben poco, anzi nulla, o se sono coltivati è per preservare l’ambiente e dall’abbandono, e dove altri moltissimi terreni invece sono incolti o abbandonati perché di difficile e faticosa coltivazione.
Il Governo Renzi aumenta le tasse, in forza della legge N. 89 approvata il 23 giugno 2014, votata anche da molti parlamentari veneti della maggioranza partitica governativa, e che ora accortisi di cosa hanno assurdamente votato, si prodigano a presentare interrogazioni parlamentari per far rivedere l’assurda imposizione. Dovevano svegliarsi prima!
Che vengano a lavorarsi loro la terra in zona montana e svantaggiata – conclude Casagrande – , così proveranno a capire la fatica e la scarsità di reddito che la terra acclive riserva a chi la possiede, e paghino loro l’IMU su immobili che non danno nulla – commenta il Presidente Regionale di A.N.P.A. Veneto Paolo Casagrande- Questi personaggi di Governo invece di aiutare la montagna, la stanno massacrando ulteriormente”