“La nuova Provincia di Belluno dovrà nascere all’insegna dell’unitarietà e della coesione. I sindaci saranno i motori di questa piccola rivoluzione: da loro dovranno partire proposte lungimiranti e strategiche per l’intero territorio”.
A dirlo è il coordinatore provinciale di Forza Italia Giovanni Piccoli in vista delle elezioni provinciali bellunesi.
“La nuova Provincia di Belluno sarà un ente di secondo grado e come tale dovrà essere principalmente operativo, senza contare il fatto che dovrà rappresentare in maniera equa tutte le componenti del Bellunese, dal capoluogo alle comunità più piccole. In tal senso, fare guerre di campanile sotto questa o quella bandiera sarebbe del tutto inutile e addirittura dannoso. Le segreterie di partito dovranno accompagnare i sindaci in questo cammino ma senza ingerenze”.
“Dall’attuazione dell’agognata specificità alla gestione dei fondi per i comuni di confine, il territorio bellunese non può permettersi divisioni. Questo significa che il nuovo corso della Provincia, almeno nella fase inziale, dovrà essere affidato a persone il cui nome sia frutto della più ampia condivisione possibile”, rimarca Piccoli.
“Non dobbiamo poi dimenticare che la nuova Provincia sarà un ente secondario come lo è ora il Bim Piave o le forme associative fra comuni: il nuovo ente dovrà quindi coordinarsi anche con queste realtà . Del resto, a farne parte sono sempre e solo i primi cittadini. La scommessa sarà vinta solo se l’intero territorio e tutti i suoi livelli rappresentativi saranno uniti”.
“Da ex sindaco sono convinto che la responsabilizzazione dei primi cittadini sia il modo migliore per far ripartire la nostra provincia e avviarla in quella che dovrà essere una autentica fase costituente”, conclude Piccoli.