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Garanzia del credito. Confidi punta sul territorio. Renato Caldart: “Ci avvicineremo ancor più alle aziende”

 

confartigianato imprese bellunoIl Consorzio regionale di garanzia (CRGA) che fa riferimento al sistema Confartigianato e nel quale, da dicembre 2013, è stata incorporata Finimpresa, la struttura di garanzia di Confartigianato Belluno così come avvenuto con i corrispondenti Confidi di Treviso e Verona, ha approvato in questi giorni il Piano strategico 2014-2016, un documento richiesto dalla Banca d’Italia a tutti gli intermediari finanziari, oltre che, e prima ancora, strumento di lavoro.

La scelta degli amministratori di CRGA è stata di un piano strategico focalizzato sul territorio, proseguendo e valorizzando l’esperienza consolidata di Finimprea e degli altri Confidi preesistenti, da sempre punti di riferimento certi per il territorio, da cui i centri direzionali degli Istituti bancari sono, invece, andati via via allontanandosi.

“Certamente viviamo un momento di trasformazione – ammette Renato Caldart, consigliere di amministrazione, delegato alla delibera in materia di garanzie per la provincia di Belluno, oltre che componente di Giunta di Confartigianato Belluno – registriamo, infatti, una contrazione media dell’operatività per tutti i Confidi in Italia tra il 15 e il 20%. Le cause sono note: il maggior deterioramento del portafoglio garantito, il venir meno della contribuzione pubblica; le banche che disintermediano sempre di più i Confidi, erogando il credito senza garanzia alle migliori ditte e ricorrendo ai Confidi solo di fronte a situazioni almeno dubbie; l’accesso diretto degli istituti di credito ad altre forme di mitigazione del rischio, a cominciare dal Fondo Centrale di Garanzia. Il perdurare della situazione di congiuntura e le prospettive ancora deboli, ci impongono, dunque, una maggiore attenzione alle nostre imprese con azioni rapide e oculate a loro sostegno”.

Comunque, i numeri dell’operatività di CRGA in provincia di Belluno riguardanti il 1° semestre di quest’anno sono importanti: oltre 25 milioni di euro di affidamenti, di cui quasi 22 milioni per operazioni a breve termine e altri 3,4 per operazioni a medio lungo termine. Importi che sono un chiaro segnale di un bisogno di liquidità da parte delle aziende a fronte di investimenti pressoché assenti. E’ il settore manifatturiero a far maggior accesso (9 milioni di euro di finanziamenti deliberati), seguito dall’edilizia (7,9 milioni di euro di finanziamenti).

Le strategie del Consorzio regionale di garanzia messe in campo per il prossimo triennio a favore del territorio partono da un piano commerciale volto a potenziare le modalità operative. “Ci avvicineremo ancor più di quanto fatto finora – prosegue Renato Caldart – alle aziende, cercando di seguirle con un’assistenza personalizzata, allargando così la platea dei potenziali fruitori dei servizi. Buona parte dei soci, infatti, non utilizza lo strumento della garanzia”. “Così facendo svilupperemo, d’intento con Confartigianato Belluno, una forte occasione di marketing associativo” puntualizza Caldart nella sua veste di componente di Giunta dell’Associazione bellunese.

Anche i costi della garanzia saranno oggetto di analisi. “E’ stata prevista una loro diversa modulazione, dopo uno studio dei dati delle imprese affidate – precisa Renato Caldart – arrivando alla costruzione di uno scoring attraverso il quale applicare tassi variabili sulla garanzia, per premiare quelle aziende che hanno mostrato il coraggio di investire”.

L’attenzione verso il territorio si conferma, inoltre, mediante il riconoscimento del ruolo di riferimento, che avevano i confidi provinciali. “A tale scopo, per quanto riguarda le agevolazioni – spiega Caldart – CRGA ha rafforzato il servizio costituendo un ufficio specializzato a Treviso, che fa da supporto agli operatori provinciali. Non meno significativa sarà, anche, l’importanza riconosciuta al personale del Consorzio, che si occupa del contatto con le imprese, il quale continuerà a costituire il primo naturale consulente dell’azienda associata e la capillarità del servizio con le varie sedi presenti in provincia, da nord a sud”.

“A tutto ciò si aggiunge quanto già realizzato dal CRGA con la fusione – prosegue Renato Caldart – in materia di autonomia locale di valutazione e delibera dei fidi, con il Comitato tecnico di artigiani bellunesi, che esamina parte degli affidamenti delle imprese socie e un consigliere di amministrazione di espressione locale, delegato alla delibera in materia di garanzie, oltre a una maggiore frequenza di esame delle pratiche, passata da due settimane a pochissimi giorni. Condizioni che certamente garantiscono il territorio, così come ci siamo proposti di fare con il piano strategico”.

 

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