“Non assumere l’agricoltura come economia di base ci mette a rischio. Perciò, sosterremo il progetto di legge regionale sulla ‘banca della terra’ ovvero la concessione ai giovani della terra incolta di proprietà degli Enti pubblici”. E’ questo l’appoggio dichiarato da Giacomo Deon, presidente della Confartigianato imprese Belluno, all’appello lanciato in questi giorni da Coldiretti.
“L’attenzione al lavoro dei giovani – continua Deon – è certamente lodevole e direi prioritario, ma il ritorno alla terra e all’economia agricola e forestale dovrebbe essere una scelta strategica condivisa per il Bellunese. In un territorio a vocazione turistica, infatti, l’agricoltura preserva il paesaggio: una funzione importante che dovrebbe essere sostenuta anche dalla fiscalità generale. Ci sono, poi, prodotti tipici della terra bellunese e allevamenti con specie autoctone (uno per tutti la pecora dell’Alpago) che caratterizzano la nostra cultura e tradizione, e tutto si lega. Senza dimenticare che gli agricoltori svolgono una funzione importante di presidio del territorio. Basti pensare a certe situazioni di emergenza, che si sono verificate nel bellunese con i black out, per sostenere che la presenza degli agricoltori è utile per fronteggiare meglio le avverse condizioni atmosferiche e per avere se non altro le informazioni necessarie per intervenire”.
“Per quanto sopra – prosegue il presidente Deon – nel documento condiviso che abbiamo inviato in Regione al Governatore Zaia in merito al Piano di sviluppo rurale, abbiamo sottolineato l’importanza che non vengano meno le risorse stanziate per il PSR nella prossima programmazione e che siano, perlomeno, di pari importo di quelle stanziate nella precedente programmazione”.
“Tutto ciò – conclude Deon – lo abbiamo ribadito anche in occasione della presentazione di Confartigianato Turismo Belluno lo scorso 5 maggio, quando abbiamo parlato delle potenzialità tra turismo e agricoltura e tra turismo e artigianato. Questi due comparti, infatti, possono e devono agire in un rapporto di complementarietà, che costituisce un valore indispensabile per l’economia bellunese. Agricoltura e banda larga sono i due elementi strategici da affidare a una regia unica per il rilancio del turismo in ambito provinciale. Non ne possiamo fare a meno”.