In attesa di chiudere la lista, cosa che sarà ora possibile con l’approvazione della legge Delrio sul riordino degli Enti locali che abolisce le Province come organo elettivo di primo grado e porta finalmente con certezza a dodici il numero dei consiglieri da proporre assieme al sindaco per le elezioni comunali, il gruppo che sostiene il candidato sindaco Francesca Gris a Santa Giustina, si è concentrato nell’elaborazione del programma.
Partecipazione e coinvolgimento è la parola d’ordine, a partire dai primi portatori di interesse, ovvero i cittadini, che meritano di essere ascoltati e interpellati sulle decisioni e sui temi più importanti che toccano il territorio e le dinamiche comunali.
“La fiducia data nel momento del voto sulla scheda elettorale – fanno sapere i sostenitori della candidata Gris – non può essere una tantum, valida per cinque anni, senza alcun tipo di confronto e di coinvolgimento attivo dell’ Amministrazione con la popolazione. E’ per questo che sarà necessario favorire quanto più possibile il funzionamento di strumenti già previsti nel nostro Statuto rendendoli più funzionali e concreti, oltre che far diventare il Municipio la casa del cittadino. Momenti di incontro e di inter scambio con la cittadinanza quali assemblee, la costituzione di specifiche commissioni e il ricorso nei casi più rilevanti allo strumento del referendum consultivo, permetteranno di ottenere un importante apporto di opinioni e di idee direttamente da chi vive, abita, lavora, interagisce nel nostro comune.
L’ascolto, il coinvolgimento, il ‘fare rete’, la partecipazione e il confronto fra posizioni diverse saranno necessari oltre che con la singola persona anche con le associazioni e i tanti gruppi sportivi, culturali, ricreativi e sociali presenti a Santa Giustina. Il volontariato rappresenta da sempre nel nostro comune una forte peculiarità e ricchezza che deve essere valorizzata e supportata nel migliore dei modi. L’Amministrazione potrà fungere da collante, da tramite e da coordinatore oltre che da partner in prima linea per le varie realtà ed attività in un’ottica di interazione, scambio di risorse, mezzi, energie.
Allo stesso modo bisognerà operare anche a livello sovra comunale: in un periodo di forte crisi sociale, di carenza di risorse e di difficoltà nel gestire il territorio e i servizi indispensabili, e ancor più per progetti di investimento, bisognerà ragionare in un’ottica di comunicazione e collaborazione di ampio respiro con i Comuni limitrofi e con gli Enti che a vario livello operano e decidono del nostro presente e futuro. Sarà sempre più necessario quindi riuscire a recepire risorse aggiuntive ai magri bilanci comunali attraverso l’accesso a finanziamenti Europei, regionali e nazionali. Il momento di difficoltà che stiamo vivendo forse è anche l’occasione migliore per dar vita alle tanto auspicate, anche dal legislatore nazionale, Unioni dei Comuni. Oltre che cittadini di Santa Giustina dovremo piacevolmente sentirci e proporci come cittadini del mondo. Un sano campanilismo – conclude la nota – può avere senso per alcune peculiarità caratterizzanti il nostro comune, costituito da un intreccio di ricche e vive realtà frazionali, ma ‘curare solo il proprio orticello’ è una politica che non possiamo più permetterci”.