“Alla fine è prevalso il buon senso. Ora il Bellunese avrà un tematismo specifico da gestire e coordinare in maniera compatta. E’ stato ripristinato lo spirito della legge quadro approvata nel giugno scorso”. Così il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond commenta il via libera da parte della Sesta Commissione consiliare alla nuova ripartizione dei tematismi turistici.
Sembra un film già visto quando la terminologia in voga era quella della specificità, che con lo Statuto veneto avrebbe dovuto consegnare a Belluno, provincia di montagna, maggiori risorse e autonomie gestionali.
“Si è capito – prosegue Bond – che la Provincia di Belluno non poteva essere divisa a metà tra tematismo “Dolomiti” e tematismo “montagna veneta”, in questo ignorando l’anima “dolomitica” di tutte le realtà bellunesi, a cominciare da Belluno e Feltre, i cui territori sono inseriti addirittura nel Parco nazionale delle Dolomiti Bellunesi . Il pressing fatto nei confronti della giunta ha avuto i suoi risultati e sono contento che lo stesso assessore non abbia alzato le barricate condividendo le osservazioni portate dagli operatori”.
Bond sottolinea come sia stato ripristinato lo spirito del suo emendamento: “Ricordo che nel testo originario della legge Dolomiti e montagna veneta erano state inserite nello stesso tematismo. Con un mio emendamento avevo chiesto di scorporare le due realtà nella convinzione che erano profondamente diverse e che un tematismo unico avrebbe nuociuto a entrambe”.
“In questo modo”, ricorda infine Bond, “sarà più facile anche trasferire le competenze in materia di turismo alla Provincia come previsto dalla stessa legge quadro, quale prima applicazione concreta dell’articolo 15 dello Statuto sulla specificità del Bellunese”.