Nel vertice del 22 luglio tra gli Assessori regionali all’Agricoltura Franco Manzato e alla Caccia Daniele Stival, i sindaci del Cansiglio, i rappresentanti delle Province, del Corpo Forestale, di Veneto Agricoltura e delle Riserve di caccia, il Presidente veneto Luca Zaia ha detto “no” al massacro dei Cervi del Cansiglio. L’eurodeputato Andrea Zanoni plaude alla posizione del Governatore veneto: «Sono completamente d’accordo sulla ferma contrarietà al Piano di abbattimento dei preziosi ungulati che rappresentano un patrimonio naturalistico da salvare. Faccio i miei complimenti a Luca Zaia per averlo sottolineato e aver fermato una vergognosa strage»
Il 22 luglio 2013, in Cansiglio, si è tenuto il vertice tra gli Assessori regionali all’Agricoltura Franco Manzato e alla Caccia Daniele Stival, i sindaci dei Comuni di Fregona (TV), di Tambre e di Farra d’Alpago (BL), dei rappresentanti delle Province di Treviso e Belluno, del Corpo Forestale, di Veneto Agricoltura e delle Riserve di caccia. Già in quell’occasione, il Governatore veneto Luca Zaia aveva deciso di non procedere con i prelievi e gli abbattimenti dei Cervi sulla Piana.
Il Governatore Zaia ha affermato inoltre che non firmerà “mai un atto che comporti l’uccisione anche di un solo bambi, ciò avvenga sull’altopiano del Cansiglio o altrove” e che non consentirà “la caccia al cervo né oggi, né domani. È inutile che qualcuno insista, siano essi gli allevatori, i loro sindaci, i cacciatori. Il problema degli eventuali danni provocati da questi animali lo si risolve attraverso il risarcimento, ma senza dare la morte anche a una sola di queste povere bestie”.
Sull’altopiano proprio in questi giorni si attendeva il via libera di Zaia al piano di abbattimento – dei 3 mila ungulati, con la probabile uccisione di un terzo degli animali, in tre anni. Zaia, invece ha rimarcato che la pensa “in questo modo non da oggi. Non voglio passare per il Presidente della Regione che si è macchiato del sangue di un solo animale, in questo caso di un cervo”.
Domenica il Governatore sarà in Cansiglio per il tradizionale raduno degli emigrati all’estero. Non è esclusa, per l’occasione, la presenza degli allevatori del Cansiglio, che chiederanno conto a Zaia del no alla caccia.
Il prossimo passo sarà la presentazione di un documento elaborato dai tecnici degli Enti e delle amministrazioni competenti, nel quale si analizzeranno le criticità emerse e si farà il punto della situazione. Il testo che sarà sottoposto al Presidente Zaia dai sindaci del Cansiglio.
L’europarlamentare Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo ha affermato: «Concordo pienamente con la decisione del Governatore Zaia di fermare la vergognosa mattanza di ungulati che era stata programmata. Faccio i complimenti al Presidente veneto per essersi fermamente opposto al massacro: si è accorto che questo preziosissimo patrimonio naturalistico deve essere salvato. Il Governatore ha usato parole che mi hanno colpito. In questi giorni sto effettuando degli approfondimenti per poter dare delle valide alternative non cruente a chi sostiene che i cervi stiano danneggiando la foresta».
Il 10 luglio scorso, Zanoni era già intervenuto sulla questione sia denunciando il rischio di disastro per l’economia locale che deriverebbe dall’abbattimento degli splendidi esemplari sia proponendo alternative all’uccisione dei Cervi del Cansiglio.
BACKGROUND
Venerdì 17 giugno 2013, l’Assessore regionale alla Caccia Daniele Stival e quello all’Agricoltura Franco Manzato avevano dato il via libera ai Sindaci del Cansiglio sostenuti dagli allevatori per il “piano di controllo triennale” che prevedeva ben 120 cervi da abbattere sulla Pedemontana del Cansiglio, nei territori comunali, quindi nelle riserve di caccia di Vittorio Veneto, Fregona, Sarmede, Cordignano e Cappella Maggiore. Altri 120 lungo la Pedemontana di Caneva, Polcenigo e Budoia, in provincia di Pordenone. E, per finire, 120 in Alpago. Si trattava, quindi, di 360 capi, ai quali andavano aggiunti 40 animali che si sarebbero potuti cacciare nel demanio regionale, benché la cattura fosse proibita (sarebbe quindi stata introdotta una deroga). In tutto, 400 cervi da abbattere in un anno.
Zanoni aveva già avuto occasione di denunciare in Europa il tentativo di aprire la caccia al cervo nel Cansiglio. Nel maggio 2012, aveva presentato un’interrogazione parlamentare per denunciare alla Commissione europea il tentativo di Veneto Agricoltura e della Regione Veneto di uccidere indiscriminatamente un alto numero di cervi (Cervus Elaphus Elaphus) tra le province di Treviso, Belluno e Pordenone e in un’area dichiarata Sito d’Interesse Comunitario SIC (Direttiva 92/43/CEE) e Zona di Protezione Speciale ZPS (Direttiva 147/2009/CE).
Domenica 21 luglio scorso, animalisti e ambientalisti si sono dati appuntamento sulla Piana per una manifestazione per salvare i Cervi del Cansiglio.