Riparazioni urgenti, oggi, all’acquedotto comelicense del Melin. Due ingenti perdite, individuate lungo la tratta adduttrice che rifornisce i serbatoi di Costalta (in comune di San Pietro di Cadore) e di Casada e Costalissoio (in comune di Santo Stefano di Cadore) hanno reso necessario l’intervento urgente dei tecnici di Bim Gsp.
La prima falla, individuata tra sabato e domenica lungo la strada che dalla località di Tamai risale verso l’opera di presa del Melin (in comune di San Nicolò di Comelico), ha impegnato il personale di Gsp per tutta la mattinata odierna: la perdita, infatti, ben visibile a occhio nudo e causata dalla rottura di una vecchia saldatura, su buona parte della carreggiata ha subito generato una vasta pozza d’acqua che, gradualmente, è diventata lastra di ghiaccio: indispensabile, quindi, la chiusura al traffico, stabilita già da sabato in via preventiva per motivi di sicurezza.
Le operazioni di scavo e tamponamento della falla, iniziate stamattina intorno alle 8.00, si sono concluse verso le 12: durante tutta l’esecuzione dei lavori, naturalmente, è stato necessario sospendere la fornitura idrica all’utenza collegata (circa un migliaio).
E nel primo pomeriggio, quando ormai sembrava terminata l’attività in loco, durante un controllo di verifica dei livelli dei serbatoi, è stata riscontrata una nuova anomalia: un serbatoio aveva difficoltà a caricarsi d’acqua.
I tecnici di Gsp, ancora sul posto, hanno subito avviato una nuova ricerca perdite, operazione impegnativa data la vastità dell’acquedotto (oltre 23 km di rete): intorno alle 14.30 è stata individuata la falla, anch’essa fortunatamente visibile a vista, nel tratto di rete tra Costa (San Nicolò) e Costalissoio (Santo Stefano), dove era in atto un importante cedimento del manto stradale. Le operazioni di riparazione, tuttora in corso, termineranno in tarda serata, con conseguente ripristino della regolare erogazione all’utenza.