La “specificità” in campo sanitario frutta al Bellunese circa 18 milioni di euro.
A renderlo noto, a margine della V Commissione Sanità che ha dato il via libera al piano di riparto per il 2012, è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond, che parla apertamente di una “vittoria”. “Alla faccia delle Cassandre e nonostante i tempi di crisi la Regione ha capito che la sanità in montagna costa più che altrove”.
I dati, del resto, parlano chiaro: l’Usl 1 di Belluno si aggiudica 240.063.352 euro (5.298.352 euro in più rispetto al 2011), mentre l’Uls 2 di Feltre si porta a casa 148.618.670 mila, 3.451.670 euro in più rispetto all’anno precedente.
In termini pro capite l’aumento è di circa cinquanta euro: per l’Usl 1 nel 2011 era di 1825 euro, quest’anno sarà di 1872; per l’Usl 2 nel 2011 era di 1708 euro, quest’anno di 1753. “Parliamo di un incremento che va dal 2,26 per cento per l’Usl 1 al 2,38 per l’Usl 2”, sottolinea Bond.
In particolare, il fattore “specificità” porterà nelle casse dell’Usl 1 15.533.038 euro, mentre in quelle dell’Usl 2 2.372.170.
“E’ un dato che va sottolineato”, rimarca Bond. “Se infatti avessimo applicato il criterio dei 600 metri di altitudine introdotto nella scorsa legislatura ci saremmo dovuti accontentare di poco più di 300 mila euro a riprova del fatto che ci troviamo di fronte a un meccanismo che non funziona per il Bellunese come ho più volte denunciato”.
“Per le Usl della nostra provincia è un dato importante che ci mette al riparo da qualsiasi strumentalizzazione. Le Cassandre che in questi mesi hanno agitato spettri di ogni tipo si mettano il cuore in pace. Venezia sta operando bene e il nuovo piano socio-sanitario è uno strumento valido che consente di rispondere alle esigenze dei singoli territori”, conclude Bond.