Per insegnarmi a pesare le parole, da piccolo mio padre aveva appeso accanto al comodino della mia cameretta un aforisma che così diceva: “Parla solo quando le tue parole sono migliori del silenzio”; mia nonna, per rafforzare il concetto, mi ripeteva spesso un altro detto popolare: “un bel tacer non fu mai scritto”.
In questi giorni, leggendo le strampalate ricette per salvare la provincia promosse da alcuni più o meno importanti personaggi della politica locale, mi son tornati alla mente quei detti.
Chiacchiere populiste per accattivare la simpatia della gente, oggi ai minimi termini nei confronti della politica, che però appaiono fuori luogo soprattutto se a pronunciarle sono coloro che la fine della nostra provincia l’hanno decretata con un anno d’anticipo rispetto a tutte le altre.
Non mi soffermo sulle argomentazioni degli esponenti del centrosinistra, a cui va data l’attenuante di essere stati forza d’opposizione all’interno della vecchia provincia e di aver semplicemente profittato dello sbandamento politico della maggioranza; ma nel leggere le dichiarazioni di alcuni esponenti del Pdl mi viene veramente da sorridere.
L’on. Paniz che promuove incontri ferragostani tra ministri, il fu capogruppo in provincia Addamiano che sollecita il commissario per il bene dell’ente; proprio coloro che, metaforicamente parlando, potremmo definire l’ideologo e il braccio armato della prematura caduta della provincia oggi ci propongono le ricette. Ma per favore, il popolo non vi crede più: sarebbe come dare peso alla relazione di Dracula a un convegno dell’Avis!
Basta chiacchiere, occorrono fatti concreti: chi oggi ancora per un po’ gode della nomina a parlamentare, se crede nella sopravvivenza del territorio, agisca e dia poi conto ai cittadini degli eventuali risultati ottenuti. Tutto il resto è vuota propaganda mischiata a ipocrisia.
Michele Carbogno