Esperienze alpinistiche sulle cime del mondo: Cordigliera delle Ande, Equador, Bolivia, Kilimangiaro, Isole Svalvar, Monte Elbrus (Russia). Immagini e racconti di Claudio Ceccato. Venerdì 11 novembre ore 20.30 alla Sala Guarnieri di Pedavena.
Ci sono alpinisti, che lontano dai clamori dei grandi divi della montagna, compiono silenziosamente importanti imprese, paghi solo di averle compiute e di condividerle con pochi amici. Uno di questi è Claudio Ceccato. Barbiere di professione, nella bottega di Pedavena dove lavora da vari anni, certo tra un taglio di capelli e l’altro, spuntando una basetta o un paio di baffi, vola con la sua immaginazione sulle alte cime, dov’è stato – e sono davvero molte – o dove deve ancora arrivare, e sono ancora tante, ma che appena può, libero dagli impegni di lavoro, cerca di raggiungere. Questo il suo curriculum, di tutto rispetto: dal 1987 è salito su 2.300 vette, 3 sopra i 6.000 metri, 19 sopra i 5.000, 72 oltre i 4.000, più di 200 sopra i 3.000. Ha affrontato con successo più di 70 vie classiche sulle Dolomiti, più di 100 cascate di ghiaccio e innumerevoli discese di sci alpinistico. Ha scalato le montagne simbolo delle Alpi: l’Eiger (3979 m) per la via “Mittelegi”, IV grado misto ghiaccio; il Cervino (4.477 m) per la “Cresta del Leone”, III- IV grado; il Grand Jourasse (4806 m), attraversata IV-V misto ghiaccio; il Monte Bianco (4807 m), salito tre volte su tre diversi versanti. Ha scalato le più alte cime di questi paesi europei: Portogallo, Spagna, Gran Bretagna, Francia, Italia, Svizzera, Norvegia, Austria, Germania, Slovenia, Croazia, Grecia, Russia. Scusate se è poco. Ma non è finita qui: a Pedavena, venerdì 11 novembre, ore 20.30, alla Sala Guarnieri presenterà le immagini – rivelandosi tra l’altro anche ottimo fotografo – delle ascensioni compiute in questi ultimi 10 anni sulle montagne più distanti da casa. in Argentina nel 2001 sulla Cordigliera delle Ande, dove in 22 giorni è salito su 8 cime, oltre i 5.000 m; nelle Isole Svalvar, Circolo Polare Artico dove ha percorso 250 km e risalito 8 cime con gli sci; in Messico nel 2003 dove ha arrampicato in solitaria 5 vulcani oltre i 5000 m e 2 sopra i 4000; in Scozia dove nel 2004 ha scalato il Ben Nevis in invernale, risalendo in 14 gg 4 “gully”, le famose cascate di ghiaccio, nel luogo dove è nata la tecnica di arrampicata su ghiaccio con piccozza; in Africa nel 2005 sul Kilimanjaro (5895 m), dove nel 2005 in 12 gg. ha raggiunto la “Machame Rute”, la più alta cima del continente africano; in Malesia dove nel 2006 ha “conquistato” il Kinabaly (4985 m) più alta vetta del sud-est asiatico; in Equador nel 2007 dove ha risalito in 18 gg 2 cime oltre i 5.000 m e la più alta, il Chimburazo, di 6.310 m in solitaria; in Bolivia dove nel 2009 ha risalito 3 cime sopra i 5000 m e 2 sopra i 6.000, il Parinacota (6340 m) e l’ Huayana Potosì (6088 m). Più recentemente nel 2010 è stato in Russia dove ha scalato in solitaria le cime gemelle dell’Elbrus (5642 m e 5621 m) le più alte del continente europeo e in soli 12 giorni; nel 2011 è stato in Marocco dove è salito sempre in solitaria sulle 7 cime più alte, tutte sopra i 4.000, in venti giorni. La serata, che porta opportunamente il titolo “Scatti in alta quota” è organizzata dal Comune di Pedavena per tramite dell’assessorato alla Cultura e della Biblioteca Civica, in collaborazione all’Archivio Fotostorico feltrino, che presto ospiterà nel suo sito – fotostorica.feltrino.bl.it – una selezione delle sue immagini più suggestive. Occasione da non mancare per tutti gli appassionati di montagna e di fotografia. Ingresso libero.
Scatti in alta quota, venerdì a Pedavena
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