Ci dispiace per l’esito negativo della richiesta di referendum dei Bellunesi, l’art. 116 della Costituzione si è confermato un grosso ostacolo. In un intervento ufficiale che abbiamo depositato a Roma presso la Corte di Cassazione, abbiamo chiarito la nostra posizione a sostegno della Provincia di Belluno proponendo soluzioni. Ma precisando che il referendum lamonese seguiva un percorso autonomo e lo abbiamo fatto ricorrendo ad argomenti e non negando la possibilità ai Bellunesi di esprimere il loro voto. La Corte di Cassazione ha confermato quello che noi abbiamo sostenuto fin dall’inizio: il referendum lamonese è e rimane distinto dalla procedura provinciale. Possiamo quindi tranquillizzare i Lamonesi che gli ostacoli che la Corte ha sollevato per il referendum provinciale non valgono per il referendum lamonese che mantiene così intatta la sua validità.Riteniamo di esserci comportati in modo eticamente giusto nei confronti dei Bellunesi e in modo efficace mantenendo separato il referendum lamonese che ne è uscito tutelato e addirittura rafforzato. Invitiamo i Bellunesi ad apprezzare quel patrimonio di mobilitazione e sensibilizzazione popolare che si è creato nel Bellunese negli ultimi mesi. Siamo certi che quando la gente partecipa e si interessa del proprio futuro, prima o poi si raggiungono risultati. Il Sindaco di Lamon – Vania Malacarne