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domenica, Ottobre 1, 2023
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Il gioco dei due forni. Attacco del Pdl alla Lega che a Roma vota il nucleare e in regione pone il veto. Laroni chiede maggiori controlli alla centrale nucleare di Krsko in Slovenia

”Se si è governativi a Roma, lo si deve essere anche a Venezia. La Lega Nord non può continuare con questo atteggiamento propagandistico. E’ anche una critica al governatore Zaia, la prima grande critica a Zaia da parte nostra””.  Così Dario Bond, capogruppo del Pdl, interviene sul dibattito in corso riguardante lo sviluppo dell’’energia nucleare in Veneto: ““Vogliamo maggiore lealtà da parte dei nostri amici e colleghi di maggioranza. La loro politica sta diventando quella di cavalcare gli argomenti del giorno per prendere voti. Così non va bene””. Parla di ““gioco dei due forni”” il consigliere Pdl, Giancarlo Conta: ““La Lega farebbe bene a mettersi d’’accordo sull’’idea di sviluppo energetico che vuole per il nostro territorio”. A tal proposito Conta porta un esempio: “”A Verona Tosi è d’’accordo con l’’ipotesi di un termovalorizzatore, a Treviso la partita invece è stata bloccata. In questo modo si lanciano messaggi contrastanti con il risultato di disorientare i cittadini””.
““Questo atteggiamento ci impone una riflessione” –  continua Bond –  “Non è possibile che dopo un anno di legislatura insieme ci siano due modi così diversi di fare politica. Serve un confronto serio””. Polemiche a parte, il Pdl ha presentato in Consiglio una mozione su un problema urgente: quello delle centrali nucleari ai confini della Regione. “”Se vogliamo essere realisti dobbiamo guardare al di là dei nostri confini dove le centrali ci sono davvero””  afferma il consigliere Pdl Nereo Laroni, presidente della Commissione affari internazionali. Nella mozione si fa espresso riferimento alla centrale di Krsko in Slovenia, periodicamente afflitta da problemi di sovraccarico: “E’ una struttura di seconda generazione nei confronti della quale l’attenzione deve rimanere elevata. E questo per salvaguardare il Veneto e i suoi cittadini”.La mozione è stata approvata all’unanimità dal Consiglio regionale anche su sollecitazione dello stesso Laroni.

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