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giovedì, Settembre 28, 2023
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Operazione “Ambiente sterile” della Guardia di Finanza: sequestrati 234 contenitori in strutture sanitarie venete, indagate 7 persone. La ditta aveva presentato contenitori a norma alla gara d’appalto ma poi aveva distribuito quelli taroccati, costruiti in Turchia

“Sono presente qui oggi per portare le più vive felicitazioni, anche a nome del presidente Zaia, per un’operazione nella quale una perfetta sinergia tra l’Ulss 1 e la Guardia di Finanza di Belluno ha portato a smascherare una contraffazione che avrebbe potuto avere gravi conseguenze sia per i pazienti che per gli operatori sanitari. Anche in questo caso, il lavoro di squadra paga”. Lo ha detto l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, intervenendo oggi a Belluno alla conferenza stampa nel corso della quale il comandante delle Fiamme Gialle provinciali, colonnello Francesco Mora, ha illustrato gli esiti di una vasta operazione che ha portato al sequestro in 7 Regioni italiane ed in 16 strutture sanitarie pubbliche e private di 234 contenitori per l’alloggiamento ed il trasporto di  materiali chirurgici (principalmente ferri operatori) risultati non a norma europea, privi delle necessarie caratteristiche tecniche e potenzialmente molto pericolosi perché non a tenuta stagna, facilmente ossidabili e altrettanto facilmente attaccabili persino dalla ruggine. L’operazione è partita da una segnalazione dell’Ulss 1 di Belluno che, nell’ambito dei suoi controlli di qualità, aveva scoperto che i contenitori, acquistati da un distributore di Reggio Emilia con regolare gara d’appalto, erano privi delle necessarie caratteristiche ed anche del marchio europeo “CE”. Alla conferenza stampa erano presenti anche il presidente della Provincia di Belluno Giampaolo Bottacin, il direttore generale dell’Ulss Antonio Compostella, il dirigente medico dell’ospedale San Martino Raffaele Zanella, il comandante di compagnia della Gdf, tenente Luigi Mennella. “La collaborazione dei sanitari – ha detto il colonnello Mora – è stata preziosa: la loro attenzione nelle verifiche, l’immediata segnalazione a noi e la rapidissima messa a disposizione della documentazione relativa, ci ha messo in condizione di avviare l’operazione in meno di 48 ore e di portare alla luce un fatto grave e di ampie dimensioni”. A seguito dell’operazione sono state iscritte nel registro degli indagati 7 persone, tra le quali 2 venete. Le indagini hanno portato ad accertare che la ditta distributrice aveva presentato come materiale per la gara d’appalto contenitori perfettamente a norma, ma aveva poi distribuito quelli “taroccati”, costruiti in Turchia. “La Regione Veneto – ha detto Coletto – è orgogliosa e grata all’Ulss di Belluno ed alla Guardia di Finanza per il grande lavoro portato avanti in stretta e costante collaborazione. Mai come in questo caso, le Istituzioni hanno messo in campo una sinergia importante in difesa prima di tutto della salute dei cittadini, perché l’utilizzo di quei contenitori avrebbe potuto avere conseguenze gravissime, causando l’insorgenza di pericolose infezioni nei pazienti operati”. Coletto ha anche voluto complimentarsi con dirigenti e sanitari dell’Ulss 1: “Il loro lavoro in questo caso – ha detto Coletto – è un esempio di efficienza e professionalità nel delicatissimo settore del controllo di qualità, che sta alla base di un servizio di eccellenza da fornire ai cittadini assistiti”. Nel corso della conferenza stampa è stato sottolineato anche il valore economico dell’operazione: ognuno dei contenitori sequestrati, se a norma, può costare infatti anche mille euro.

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