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La sezione Industrie del Turismo e dello Spettacolo di Confindustria Belluno Dolomiti prepara la sua attività per il triennio 2010-2013. Anche il progetto della scuola svizzera in Nevegal tra le priorità in calendario

Palazzo Doglioni-Dalmas sede Confindustria Belluno Dolomiti
Palazzo Doglioni-Dalmas sede Confindustria Belluno Dolomiti

Il comitato direttivo della sezione Industrie del Turismo e dello Spettacolo di Confindustria Belluno Dolomiti ha definito la propria politica di intervento a favore dello sviluppo turistico del territorio confermando la linea fino ad oggi seguita e delineando alcuni obiettivi a breve scadenza.
Al direttivo, che si riunisce regolarmente ogni mese, partecipano anche, in qualità di  invitati permanenti, Gino Mondin a Antonio Pellegrino, rispettivamente presidente e direttore del Consorzio Dolomiti e Stefano Pirro (Park Hotel Faloria).
L’ultimo direttivo di sezione ha elencato come prioritari i seguenti aspetti:
1) Necessità di concentrare le risorse dedicate alla promozione turistica, unificando il più possibile gli enti e le strutture che se ne devono occupare. Evitare la creazione di doppioni, come succede a volte, con l’utilizzo improduttivo di persone, l’impiego di spazi, ecc. Tutto ciò che si riesce a risparmiare è poi da reinvestire sul territorio a favore del turismo. Come esempio virtuoso è stato citato il caso di Sappada, dove il comune ha messo a disposizione i locali sia per l’ufficio turistico (che fornisce i servizi al pubblico) sia per il consorzio turistico (che segue la promozione e la commercializzazione del territorio), consentendo quindi risparmi di spese gestionali e di personale.
2) Un maggior ascolto delle esigenze dei Consorzi di valle sulla scelta di dove allocare i punti IAT (Informazione e Accoglienza Turistica). Ogni consorzio ha specifiche necessità, molto differenti l’uno dall’altro, e dovrebbero poter gestire con maggior autonomia gli IAT in base alle reali esigenze dei turisti, alla stagionalità e all’efficienza stessa dei punti informativi.
3) In tema di urbanistica, è stato ribadita la necessità di un adeguamento delle linee guida che interessano il settore alberghiero per consentire alle strutture ricettive di essere competitive nella propria offerta turistica. E’ il caso ad esempio dei locali dedicati al wellness e al benessere: in Trentino –Alto Adige, per esempio, le norme urbanistiche consentono di offrire questi servizi anche in locali seminterrati, sfruttando così una volumetria altrimenti improduttiva e offrendo maggiori servizi e di qualità ai propri clienti.
4) Scuola del Nevegal. École Hôtelière de Lausanne (EHL). Riteniamo che l’apertura della sede italiana della prestigiosa scuola svizzera possa rappresentare sia un volano per il rilancio del Nevegal, sia un’occasione per riflettere non solo sul concetto di “turismo”, ma anche e soprattutto su quello più completo di “accoglienza”. La scuola, oltre a preparare manager del settore e ad attrarre studenti da ogni parte d’Europa, porterebbe il nome di Belluno e delle Dolomiti in moltissimi ambiti del turismo internazionale e, aspetto non secondario, rafforzerebbe l’idea di “imprenditorialità turistica” che in provincia di Belluno è sì molto forte, ma solo in alcune aree. La Sezione Industrie del Turismo e dello Spettacolo di Confindustria Belluno Dolomiti, i cui vertici sono stati rinnovati lo scorso mese di gennaio, è guidata da Giovanni Valle, componente del direttivo fin dal 1999. Cortinese, Giovanni Valle è nel consiglio di amministrazione di numerose società bellunesi che operano nel settore turistico, ha maturato notevoli esperienze e competenze sempre in campo turistico e, sul fronte sportivo, può vantare la partecipazione ai comitati organizzatori dei mondiali di bob e di coppa del mondo di sci a Cortina. “Stiamo anche lavorando – dice Giovanni Valle – per far sì che la nuova legge regionale tenga in seria considerazione le nostre richieste, che poi sono quelle della montagna veneta: uno dei maggiori prodotti turistici della regione. Questo fa seguito al piano operativo che presentammo tempo fa all’Amministrazione Provinciale, in cui Confindustria Belluno Dolomiti aveva elencato le priorità e le attività da mettere in cantiere per lo sviluppo del comparto turistico.”
Altri componenti del direttivo della sezione sono Paolo Rodighiero, AD di Dolomiti Bus srl, che ha anche il ruolo di vicepresidente, Elena Pison dell’Hotel Europa Executive di Belluno, Bruno Piva della Seggiovie Valzoldana spa, di Zoldo, Paola Ricci, di Sips spa e Silvano Turrin di Feltreghiaccio Scarl.
Gli obiettivi della sezione sono la tutela dell’industria turistica e di entertainment della nostra provincia, mantenendo l’attenzione sulle principali problematiche di questi settori, raccogliendo le istanze degli associati, informando sui cambiamenti dettati da nuove leggi o norme.
Infatti, l’impegno di Confindustria Belluno Dolomiti e della Sezione Turismo data da molto tempo e possiamo citare fra le “battaglie” condotte dall’associazione proprio molte questioni legate allo sviluppo turistico della provincia.
A cominciare dalla decisione, forte e per molti aspetti inconsueta, di assumere la dizione Dolomiti nel nome stesso dell’associazione e del conseguente invito alla Provincia a fare altrettanto per sottolineare l’appartenenza, ma anche per tutelarci e per garantirci un vantaggio competitivo. Un’altra “storica” rivendicazione che abbiamo fatto nostra anni fa è la necessità del prolungamento della A27 per avvicinare il territorio bellunese ai paesi dai quali verrà il turismo futuro e, per restare nel campo delle infrastrutture, il collegamento ferroviario con Treviso, per allentare l’isolamento della nostra provincia. Per inquadrare le problematiche del turismo nel più ampio quadro dell’economia bellunese, abbiamo poi suscitato un ampio dibattito lanciando nel febbraio del 2009 l’idea di un’Agenzia della Montagna, un ente che promuovesse lo sviluppo – anche turistico – della montagna veneta.
All’assemblea pubblica di Confindustria Belluno Dolomiti abbiamo invitato, ancora nel 2008, un esperto di turismo di levatura internazionale, Josep Ejarque, oggi indicato come destination manager e scelto per sostenere il turismo a Cortina e nelle Dolomiti. Sul piano concreto della promozione turistica abbiamo sollecitato e contribuito a creare Società pubblico-privata per lo sviluppo del turismo, mentre non ci stanchiamo di indicare come necessari l’aumento della capacità ricettiva e un miglioramento nell’offerta di servizi, ma anche le normative troppo diverse dalle regioni confinanti e la necessità di investire in formazione.

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