Agriturismo, i numeri dell’offerta in Veneto: pochi ma di superficie maggiore quelli a Belluno e Rovigo

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Marino Zorzato
Marino Zorzato

L’offerta agrituristica del Veneto, con 1.222 aziende nel 2008, rappresenta il 6,6% di quella nazionale, quota superata solo dalla Toscana e dal Trentino Alto Adige. I dati relativi al 2009, ancora provvisori, indicano un ulteriore aumento del 3,5% del numero degli agriturismi, con un +5,9% per la provincia di Venezia, +4,8% per quella di Verona, +3,6% per Padova e variazioni attorno al 2% per le altre province. L’agriturismo in Veneto è l’argomento monografico approfondito nell’ultimo numero di “Statistiche flash” pubblicazione periodica della Direzione Sistema Statistico della Regione, giunta al sua decimo anno di vita. “La statistica – fa rilevare il vicepresidente della giunta veneta Marino Zorzato – ha assunto un ruolo sempre più importante come strumento di supporto alle politiche regionali”. Nel settore dell’agriturismo, l’offerta del Veneto risulta multiforme e spazia dal turismo enogastronomico e naturalistico a quello d’arte, storico, etnografico e folcloristico, rientrando nella più ampia tipologia di offerta denominata “paesaggio culturale”. In questi ultimi anni si è registrata una continua crescita del settore e delle presenze di turisti sia italiani che stranieri. Le province che presentano il maggior numero di strutture agrituristiche sono Verona (23,8% del totale veneto), Treviso (22,6%), Vicenza (18,1%) e Padova (13,8%). In questi territori sono presenti otto aziende ogni 100 kmq., mentre Belluno e Rovigo sono caratterizzate da una minore densità a fronte di una dimensione media dell’azienda, compresi i terreni annessi, molto più elevata. L’ultimo numero di “Statistiche flash” contiene anche numeri e grafici relativi alla specializzazione dell’offerta agrituristica (alloggio, ristorazione, degustazione dei prodotti) e alla suddivisione territoriale per aree di interesse. Per quanto riguarda la ricettività, le presenze negli agriturismi sono passate nel Veneto da 250 mila del 2005 a 470 mila a fine 2008.