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Sabato a Tambre la 13ma edizione del “Pelmo d’oro”

La 13° edizione del Premio Pelmo d’oro segna il passaggio di consegne dalla sezione CAI più antica del nord-est, Agordo, dove si è svolta l’ultima edizione del premio, alla terra più giovane che accoglie l’ultima nata della grande famiglia del Club Alpino Italiano: il CAI Alpago. Sarà infatti il comune di Tambre ospitare la XIII edizione del “Pelmo d’oro”, sabato 31 luglio 2010, nella chiesa parrocchiale dei Santi Ermagora e Fortunato. Tambre, il centro più alto della Conca alpagota, a 922 metri, si prepara ad accogliere i premiati con un corollario di manifestazioni che culmineranno con la giornata del Pelmo: i premiati Pelmo d’oro 2010 (Pietro Dal Pra, Bepi Caldart, Manrico Dell’Agnola) presentati dalla giornalista Maria Luisa Vincenzoni, saranno introdotti da brevi filmati curati da Italo Zandonella Callegher in collaborazione con Telebelluno. Mancherà Bepi Caldart deceduto giusto un mese fa, il 30 giugno. Una à di questa edizione, l’inserimento nel regolamento del Pelmo d’oro di un premio dedicato a Giuliano De Marchi, già componente della Giuria, che quest’anno è assegnato al feltrino Enzo “Bubu” De Menech. Una menzione speciale va alla memoria di Benito Saviane a cui è stata intitolata la sezione CAI dell’Alpago, mentre il premio speciale della Provincia sottolinea il ruolo svolto dalle Guide Alpine della Regione Veneto per la promozione della montagna. Gli appassionati di filatelia potranno trovare sabato 31 luglio 2010 il consueto speciale annullo filatelico al premio Pelmo con un’apposita cartolina dedicata alle Guide Alpine e alle Dolomiti.
A conclusione dei numerosi eventiorganizzati per l’occasione in Alpago: venerdì 30 luglio serata di canti di montagna a cura del Coro Monte Dolada a Chies d’Alpago; sabato 31 luglio, alle ore 12.00, esercitazione e simulazione del Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico presso la  Piazza 11 gennaio 1945 a Tambre.
L’anteprima del Pelmo, venerdì 30 luglio, vedrà sempre nella chiesa dei Santi Ermagora e Fortunato di Tambre, la presentazione del volume monografico “Tesori d’Arte nelle Chiese del Bellunese. Alpago e Ponte nelle Alpi”, a cura di Marta Mazza   (Soprintendenza  per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di   Venezia,  Belluno, Padova e Treviso). L’iniziativa si inserisce negli appuntamenti previsti dal progetto “Tesori d’arte nelle chiese del Bellunese” che quest’anno tocca appunto la conca dell’Alpago e il territorio compreso tra Polpet, Ponte nelle Alpi e  Cadola.
Premio “Le Dolomiti”

Ad affiancare il Premio Pelmo d’oro la Provincia di Belluno ha istituito nel 2007 il Premio tesi di laurea “Le Dolomiti” dedicato ad uno studio monografico relativo a progetti, processi, strategie e pratiche sul tema. Alle finalità del Pelmo d’oro, coerenti con il riconoscimento delle Dolomiti nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità, si aggiungono così gli obiettivi di conservare il bene montagna e di trasmettere alle future generazioni il patrimonio culturale e naturale “Dolomiti”, inimitabile arcipelago di vertigini calcaree per trequarti compreso nel territorio della provincia di Belluno. Il Premio Le Dolomiti, alla sua seconda edizione aperta a laureati e dottori di ricerca, italiani e stranieri, in tutte le discipline scientifiche e umanistiche (ammesse tesi di laurea e di dottorato discusse dal primo gennaio 2007 al 30 aprile 2009, o altri moduli post laurea) ha riscosso un buon successo: alla segreteria del Premio – Provincia di Belluno, Assessorato al Turismo – sono infatti pervenute otto candidature i cui dossier sono stati sottoposti al giudizio della stessa commissione giudicatrice del Pelmo d’oro. Questi i partecipanti provenienti dalle province di Belluno, Venezia e Padova: Massimiliano Dell’Olivo, Erica Buzzo, Jacopo Sartore, Marta Pettazzi, Jacopo Turchetto, Elena Maierotti, Leo Diego Da Lan, Cecilia Alzetta. I criteri per l’assegnazione del Premio tesi di laurea “Le Dolomiti” riguardano: l’interesse e la rilevanza degli elaborati in rapporto agli obiettivi del premio; rilevanza del contesto bellunese nello studio; considerazioni per i risultati conseguiti o conseguibili attraverso l’attuazione del progetto e instaurazione di pratiche esemplari; qualità della rappresentazione e della comunicazione.
Il vincitore è risultato: Massimiliano Dell’Olivo per la tesi “La città della montagna” (premio di tremila euro). Una segnalazione (millecinquecento euro) è attribuita allo studio di Jacopo Turchetto “Una strada romana per Monte Croce Comelico: ricognizioni De Bon, tradizioni e verifiche sul terreno”. Una menzione viene assegnata alla candidata Buzzo Erica (“Genesi ed elaborazione di una vicenda musicale: Tito Gobbi e Nino Rota in un fortunato mélo inglese – the Glass Mountain 1948”). La premiazione avverrà nel corso della cerimonia del Premio Pelmo d’oro a Tambre, sabato 31 luglio 2010. I riconoscimenti saranno consegnati dal Presidente Generale del Club Alpino Italiano, Umberto Martini.

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