Senza la garanzia della continuità nella erogazione dei livelli essenziali di assistenza sociale, senza un puntuale riconoscimento di risorse a favore dei Comuni, storicamente chiamati ad adempiere ad una funzione di assistenza non altrimenti delegabile, saranno a rischio gli interventi e i servizi che creano nel nostro territorio occasioni di coesione sociale. Ne deriverà un forte depauperamento del nostro territorio provinciale, delle persone che lo vivono, del mondo del volontariato e dell’associazionismo che è una delle più grandi ricchezze del territorio bellunese. Valga come esempio la previsione di innalzare la percentuale di invalidità (da 74% a
85%) al fine della concessione dell’assegno mensile agli invalidi civili; misura ininfluente per il contenimento della finanza pubblica e che avrà come unico risultato quello di chiamare, ancora una volta, i Comuni ad un’opera di supplenza senza le necessarie risorse colpendo, ulteriormente, la virtuosità delle
Amministrazioni locali in campo sociale. Non è questo, riteniamo, il modo per cominciare a mettere mano alla necessaria riforma della nostra finanza pubblica e alla riforma delle nostre autonomie locali.
Per queste ragioni, con questo documento, intendiamo impegnare il Presidente della Conferenza dei Sindaci ed il suo Esecutivo, a porre in atto tutte le azioni necessarie per modificare radicalmente la manovra correttiva del Governo.
In particolare, impegniamo il Presidente e il suo Esecutivo a sollecitare anche il Presidente della Giunta Regionale del Veneto affinché si faccia carico della necessità di lavorare per evitare questo larvato, ma continuo svuotamento delle autonomie comunali.
Da ultimo, e per non lasciare nulla di intentato, impegniamo il Presidente di questa Conferenza, assieme al suo Esecutivo, a coinvolgere lo Stato, la Regione,
l’Amministrazione Provinciale, il Consorzio B.I.M. Piave, anche in riferimento a specifici fondi ordinari e straordinari disponibili (ad esempio i fondi per le aree di confine), nonchè la Fondazione Cariverona, affinché, ognuno, nel proprio ruolo e con le proprie capacità, possa contribuire al superamento di questo difficilissimo
momento per i Comuni bellunesi e garantire la sostenibilità dei livelli essenziali di assistenza, in quanto diritti esigibili e che devono essere garantiti”.
Il presidente della Conferenza dei sindaci Angelo Paganin