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sabato, Settembre 14, 2024
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Al convegno sull’accoglienza degli immigrati un’addetta ai lavori si scaglia contro il divorzio, l’aborto, e parla di Belluno come capitale dei bestemmiatori

Edlira Ciftja e Ida Sancandi
Edlira Ciftja e Ida Sancandi

«E’ impossibile stare bene in uno stato che permette le separazioni! L’aborto è un altro crimine consentito dallo stato. Se questo Paese non è capace di accogliere la vita, i minori non possono stare bene qui! I casi di suicidio fanno capire che qui la gente non sta bene. Non ho mai visto tanti bestemmiatori come qui a Belluno!» Non è il proclama di una nuova setta integralista cattolica, ma quanto ha detto ieri sera (sabato 16) al convegno sull’immigrazione e l’accoglienza dei minori tenutosi al Centro Giovanni 23mo, Edlira Ciftja, albanese di nascita, cittadina italiana, da un decennio impegnata allo sportello del Comune di Belluno InformaImmigrati, oltre che attiva in varie associazioni volontaristiche come Alba azione di Gioia. Alquanto bizzarro, che nella recentissima classifica per vivibilità stilata dal Sole 24 Ore, Belluno occupi la seconda posizione tra i capoluoghi italiani, eppoi un’addetta all’accoglienza apostrofi in questo modo le leggi dello Stato italiano che, tra l’altro, l’ha ospitata. La serata è stata condotta da don Ezio Del Favero, con la partecipazione di monsignor Umberto Antoniol, l’insegnante Ida Sancandi e il coro voci bianche “Roberto Goitre” diretto dal maestro Manolo Da Rold. Durante la serata sono stati proiettati i reportage di Diego De Riz con delle suggestive immagini di Posadas, in Argentina, e della Cambogia.

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