L’avvocatura di Stato di Zurigo avrebbe accertato un ammanco equivalente di oltre 1 milione e mezzo di euro che Antonio Giacchetta, direttore del patronato Inca-Cgil a Zurigo, oltre che membro della federazione dei socialisti italiani nella Confederazione, avrebbe fatto sparire, sottraendoli ai nostri connazionali emigranti che si erano fidati di lui firmandogli la delega. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Giacchetta, come responsabile del patronato, faceva da intermediario tra le compagnie di assicurazione, che in Svizzera gestiscono il Tfr (trattamento fine rapporto) e il lavoratore. Poteva quindi disporre dei risparmi accantonati in una vita di lavoro, che drenava facendo transitare nelle sue tasche.