Federico Savio, 1,90 di altezza, classe 1980, fisico asciutto di chi ha sempre praticato sport, è il nuovo centrale della Alpifind Pallavolo Belluno. «L’unico momento in cui non ho ricoperto quel ruolo è stato agli esordi, nelle giovanili, ma per pochissimo tempo» rivela l’atleta. Che ha un passato da globe trotter, come amano ricordare i vari biografi. Ha iniziato nella palestra di Sospirolo ed ha proseguito in quella di Sedico come ricorda con un po’ di nostalgia. «A quei tempi io e mio fratello, a bordo del “cinquantino” ingombrati dai borsoni e con qualsiasi condizione meteorologica, effettuavamo il percorso Sospirolo – Sedico e ritorno per allenamenti e partite – racconta Savio – Ora, chi mai spingerebbe un nostro ragazzino a tali peripezie quando il calcio può assicurare un campetto e una società sotto casa, se non addirittura un servizio di trasporto dedicato? I costi per una prima categoria di calcio sono paragonabili a quelli sostenuti da società di volley di B2 ma nonostante questo gli sponsor prediligono ancora i campi da gioco in erba trascinandosi appresso un congruo numero di praticanti». Sospirolo, Sedico, Santa Giustina, sono le prime ribalte del giovane Federico fino alla fortuna, e bravura, di essere notato a soli 16 anni e lanciato nella pallavolo che conta prima come rincalzo ma, dopo poco, già come titolare. Come mai ora a Belluno? «Da qualche tempo le mie scelte sportive le ho subordinate a quelle lavorative. Questo è avvenuto a Fiemme, a Parabiago e ora qui in provincia dove sono impiegato presso un istituto di credito. In passato non ho disdegnato delle sfacchinate in auto per raggiungere la sede degli allenamenti ma col tempo le priorità cambiano. Inoltre i progetti del presidente Bez mi sono parsi più concreti rispetto a quelli di altre formazioni che mi hanno contattato». Cosa pensa dell’utilizzo del vivaio per una squadra che ambisce ad una serie maggiore? «Ho un po’ perso di vista il settore giovanile provinciale maschile, ma so che le società impegnate in questo settore sono ormai pochissime. Quindi il livello dei campionati di categoria e di divisione non può essere esaltante. Per mirare al salto in B2 è prioritario ricorrere ad innesti esterni con un occhio al budget ma contemporaneamente è necessario selezionare dei solidi rincalzi dal vivaio anche mandando i più talentuosi a fare esperienza fuori provincia». Il suo impegno con la Alpifind Pallavolo Belluno è limitato ad un anno? «Dal punto di vista sportivo sono “ padrone di me stesso” e a questa posizione privilegiata non voglio rinunciare. L’impegno limitato ad una sola stagione, quindi, è solo una questione tecnica non legata a ipotesi di nuovi progetti sul lungo periodo. Se potrò essere utile alla società trovando anche degli stimoli per divertirmi non vedo ostacoli per il futuro, lavoro permettendo». Vero che una rondine non fa primavera ma “kikko” Savio è una di quelle rondini che in B2 ci ha fatto spesso il nido. Basta dare un’occhiata al suo curriculum sportivo
1993-1995 Sospirolo U14-16
1995-1996 Sedico U18
1996-1997 Sedico D-B1
1997-1999 Santa Giustina B2
1999-2000 Sedico C
2001-2002 Dolomiti Volley D
2002-2003 Dolomiti Volley C
2003-2004 San Donà B2
2004-2005 Valdobbiadene B2
2005-2007 Trenta Volley (Fiemme Fassa) B2
2007-2008 Parabiago (MI) B2
2008-2009 Iveco Marmi Motta C
2009-2010 Alpifind Pallavolo Belluno C