La scelta del Campus Tina Merlin non è a caso: qui si “respirano” 248 anni di storia e dove nel 1911 venne istituito il grande manicomio provinciale, chiuso nel 1978 con la Legge Basaglia.
Fin da subito pochi erano quelli ricoverati e sofferenti di reali disturbi mentali, molti di più le persone con handicap, sofferenti la fame, le prostitute, gli orfani o omosessuali. Il manicomio aveva il chiaro compito di eseguire un controllo sociale e recludere le persone “non produttive” . Molti quelli destinati a rimanerci tutta la vita, spesso con la convivenza di genialità e follia insieme.
Qui fra queste mura vogliamo chiacchierare con Micaela Coletti e la sua “psicologia dell’emergenza: il caso Vajont” (il suo libro ed. L’Artista” nella ricorrenza dei 60 anni dal disastro).
Con Tiberio Monari parleremo di ciò che oggi succede nella sanità pubblica e di quanto bisogno ancora abbiamo di psicologi e psichiatri preparati.
Infine, ma non per importanza, la voce di Luana Calabrese, Aitsam, ci racconterà delle sue “battaglie” per ridare dignità alle persone con con disagio.
Le ” persone fragili” uno dei cinque punti dell’Appello della 3^ Manifestazione regionale che si terrà a Belluno il 28 ottobre prossimo.