Primo incontro del 2021, venerdì pomeriggio, per il Fondo welfare e identità territoriale. E prima novità. È stato infatti raggiunto l’accordo tra sindacati (Cgil, Cisl e Uil) e categorie datoriali (Confindustria in testa) per finanziare il fondo in maniera strutturale, attraverso le donazioni dei lavoratori e delle imprese. Nelle prossime settimane, i sindacati e le imprese provvederanno a una informazione puntuale e dettagliata.
«Di fatto, i lavoratori potranno scegliere di versare direttamente dalle loro buste paga una piccola cifra mensile al Fondo – spiega la presidente del Fondo Welfare, Francesca De Biasi -. Si tratta di una scelta su base volontaria, che al momento sarà proposta principalmente alle imprese e ai lavoratori dei settori che non hanno risentito in maniera pensate delle conseguenze da Covid. L’ottica è sempre quella della solidarietà, per cui chi ha uno stipendio sicuro e non intaccato dalla crisi economica aiuta i lavoratori e le famiglie che invece stanno soffrendo. Ringrazio i sindacati e il direttore di Confindustria Belluno Dolomiti, Andrea Ferrazzi, per questo accordo che punta a rendere il territorio più forte, perché la logica è di contrastare lo spopolamento attraverso uno strumento – il Fondo – in grado di autosostenersi».
I componenti del Fondo Welfare hanno avuto anche l’occasione di rendicontare l’iniziativa #AiutiamociBelluno, avviata con la collaborazione del Comitato d’Intesa per raccogliere fondi a favore delle famiglie colpite dal Covid e dal lockdown. «Nel conto corrente abbiamo a oggi 45mila euro, frutto delle donazioni dei bellunesi e dell’aiuto della diocesi Belluno-Feltre che ringraziamo sentitamente per lo spirito con cui hanno collaborato – conclude De Biasi -. Stiamo mettendo a punto un bando e un avviso, che usciranno entro la fine di febbraio. Serviranno per la destinazione di queste risorse alle persone in difficoltà, attraverso i due ambiti di Belluno e Feltre e i Comuni della provincia».