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giovedì, Settembre 19, 2024

La Polizia di Stato presenta a Cortina d’Ampezzo, in occasione della Coppa del mondo di sci alpino, il “Fullback”, il nuovo veicolo della polizia scientifica.
“Si tratta di un mezzo all’avanguardia – sottolinea Lucio Aprile, questore della Provincia di Belluno – nato grazie alla collaborazione con Fiat e destinato per le scene del crimine più complesse e per i sopralluoghi tecnici che impegnano la Scientifica”.
“Coniuga l’esperienza della Polizia scientifica con le più moderne tecnologie – aggiunge Nicola Gallo, dirigente del Gabinetto interregionale Polizia scientifica per il Triveneto – ed è caratterizzato da una grande duttilità operativa essendo allestito con attrezzature e tecnologie specifiche per i rilievi biologici, chimici, fisici e dattiloscopici. Tramite la tecnologia LTE può riprendere e riproporre in diretta alla centrale operativa o a sale di controllo dedicate le immagini del sopralluogo”.
E’ senza dubbio uno dei veicoli di Polizia più moderni e all’avanguardia. Tra le dotazioni, oltre agli equipaggiamenti classici, un contenitore frigorifero per garantire la custodia dei reperti, fari supplementari, un gazebo per lavorare in scenari particolari e condizioni atmosferiche avverse e il sistema Mercurio per il collegamento alle banche dati.

A ciò si deve aggiungere il nuovo sistema applicativo, denominato “Nemesi”, per la verbalizzazione del sopralluogo giudiziario e la rappresentazione descrittiva, grafica e fotografica della scena e delle tracce del crimine, collegato ad una banca dati centralizzata che memorizza tutti i sopralluoghi realizzati dalla Polizia di Stato e consente riferimenti, comparazioni e correlazioni immediati.
Quello esposto a Cortina è il prototipo; presto, entro aprile, saranno consegnati 15 veicoli, che saranno messi a disposizione del Servizio di Polizia scientifica di Roma e di tutti i Centri regionali della Polizia di Stato.
Con il Fullback è stato presentato anche il nuovo logo della Polizia scientifica, nata agli inizi del 1900; nel nuovo stemma sono testimoniate la lunga storia e la continua evoluzione della Polizia di Stato. Si nota l’Italia disegnata con le linee dell’impronta digitale; la lente d’ingrandimento tipica dei rilievi e del sopralluogo, l’elica del DNA che rappresenta oggi uno degli accertamenti più importanti con la creazione della banca dati e la onde del radar per simboleggiare l’innovazione tecnologica.

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