Belluno, 2 gennaio 2018 – “Per quale motivo dovete votarci? Nessuno può dare garanzie. Tuttavia nel Movimento 5 Stelle vi sono regole ferree che ci distinguono dagli altri partiti. Nel passato Parlamento siede, ad esempio, Luigi Cesaro detto Giggi La Polpetta, autista di Raffaele Cutolo (noto mafioso, fondatore nonché capo della Nuova Camorra Organizzata ndr)“.
Lo ha detto questa sera in conferenza stampa a Belluno Alessandro Di Battista, leader del Movimento 5 Stelle, parlamentare uscente che ha rinunciato a ricandidarsi, pur continuando la sua attività politica per il Movimento.
“In quel Parlamento c’era anche Galan, per il quale non è stato facile votare la sua decadenza da parlamentare dopo la sua condanna per lo scandalo Mose”.
“I veneti non si possono fidare ancora della Lega. La Fornero ha fatto solo il lavoro sporco sulle pensioni, ma a votare la legge che porta il suo nome sono stati Bersani, Berlusconi e la Melloni. Come può ora Salvini abolire quella norma diventata legge grazie anche ai voti della Lega”?
Di Battista ha parlato anche dell’assenza della politica nello sfacelo delle banche venete, la Popolare di Vicenza e la Banca Veneta poi acquisite da Intesa San Paolo con 5 milioni di euro dello Stato. Ha chiamato in causa anche i vecchi premier Prodi, Draghi e Monti, tutti e tre avevano lavorato alla Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari a livello mondiale, che nel 2010 venne multata per 550 milioni di dollari per avere frodato i propri risparmiatori, nel 2007 con la vendita di titoli tossici subprime.
Sull’autonomia Di Battista è stato chiaro. “Il governo 5 Stelle tratterà con il Veneto per l’autonomia votata nel referendum”.
Altrettanto chiaro il parlamentare bellunese dei 5 Stelle Federico D’Incà in apertura all’incontro al Centro Giovanni 23mo di Belluno dinanzi al tutto esaurito con circa 350 persone. “No al mini idroelettrico che sottrae l’acqua ai fiumi e ai torrenti. No al prolungamento dell’autostrada A27. Sì al Treno delle Dolomiti. Sì ai Mondiali di sci a Cortina”. D’Incà ha parlato anche di innovazione nella pubblica amministrazione e dei soldi restituiti dai parlamentari del Movimento 5 Stelle per un totale di 24 milioni di euro di cui 181mila euro da parte sua e 200mila euro Di Battista.
(rdn)