Sempre più attivo l’impegno della Procura della Repubblica, Carabinieri del Nucleo investigativo di Belluno, Ulss 1 Belluno Dolomiti, Associazione Belluno Donna e Soroptimist nel contrasto ai reati di violenza di genere e in particolare del femminicidio. Si tratta di un fenomeno criminale in crescita, secondo i dati dell’Istituto nazionale di statistica, e per il quale la Procura di Belluno sin dal 2004 ha messo in atto specifici protocolli d’intervento per affrontare il tema spesso sommerso di violenza sulle donne.
Per meglio contrastare questa tipologia di reati, infatti, la Procura della Repubblica di Belluno ha affidato questo incarico delicato a due specifici magistrati che coordinano l’attività d’indagine in stretta collaborazione a quattro militari (due donne e due uomini) del Nucleo investigativo dei carabinieri di Belluno. Nei giorni scorsi il procuratore della Repubblica di Belluno, Paolo Luca, ha incontrato i quattro carabinieri preposti al servizio alla presenza dei magistrati Roberta Gallego e Simone Marcon.
La presenza di carabinieri donna, nella maggior parte dei casi, riesce a mettere a proprio agio le vittime che, a causa del forte stress emotivo, non sempre, nell’immediatezza, riescono a collaborare al meglio con gli investigatori.
A questa “Task force” specializzata, collaborano anche enti di volontariato e associazioni del territorio, come ad esempio Belluno Donna e Soroptimist, nonché i Servizi socio assistenziali della Ulss 1 Dolomiti.