In continuità con la già ricca documentazione contenuta nel libro “Ruote ad acqua lungo il Vesès” di Donatella Bartolini, pubblicato alcuni anni fa dal Comune di Santa Giustina, giovedì 20 ottobre è in programma una conferenza in cui verranno presentati i risultati di nuove ricerche in merito alla presenza a Formegan – tra il XVI e XVII secolo – di diverse fucine per la produzione di spade, la cui qualità consentì agli spadai locali di raggiungere, in quell’epoca, fama e notorietà in tutta Europa.
Esempio degno di menzione è lo “spadaro” Pietro da Formegan, la cui attività si colloca a partire dagli ultimi anni del cinquecento, del quale ben sei spade – due delle quali recanti la firma “Petro de Formicano” – si trovano oggi nelle collezioni di diversi musei italiani, tra cui Palazzo Ducale a Venezia e Palazzo Venezia a Roma.
L’incontro, dal titolo “Pietro, Simeon e gli altri: arte e industria degli spadai di Formegan tra ‘500 e ‘600” sarà a cura degli stessi appassionati ricercatori Michele Vello e Fabrizio Tonin, e si terrà al Centro Culturale di Santa Giustina, in Via Cal de Formiga 31 alle ore 20.00.