Mentre in Senato il 2 marzo diventata legge e reato l’omicidio stradale, e tante associazioni e movimenti che si sono battuti in questi anni per aver restituita almeno la giustizia se non la vita dei loro cari festeggiavano, in Veneto quasi in contemporanea il consiglio regionale regalava possibilità di vita.
E’ stata infatti approvata la legge 34 che concretizza in norma in Veneto il progetto “Un scelta in comune” introdotto dal cosiddetto Decreto “Milleproroghe” del 2009, perfezionato poi dal “Decreto del Fare” del 2013 . Con questa legge regionale in Veneto si dà la possibilità ai neo diciottenni di far sottoscrivere nella carta d’identità la volontà o meno di donare gli organi da morto e i tessuti da vivo come nel caso del midollo osseo. Gli operatori dell’anagrafe da oggi dovranno dare ai neo diciottenni informazioni per poi chiedere loro se intendono dichiarare la propria volontà sulla donazione di organi e tessuti. in caso positivo, la manifestazione confluirà direttamente nel Sistema Informativo Trapianti, consultabile in 24 ore su 24 dai medici del coordinamento.
Ad oggi il provvedimento della Scelta in Comune è stata adottata da 150 comuni in tutta Italia. In Veneto sono 13 le amministrazioni pubbliche che lo hanno già messo in pratica come Verona, Mestrino, Fontaniva, Mirano, San Stino di Livenza e San Polo di Piave solo per citarne alcuni
Un provvedimento importante che andrà a ricadere anche nell’attività di Admo, l’associazione donatori midollo osseo che si batte ogni giorno per trovare nuovi potenziali donatori tra i 18 e i 35 anni. “ Siamo felicissimi – commenta Orietta Favaron presidente di Admo Veneto e di Admo Padova – perchè per noi è davvero un traguardo. Molti più donatori di midollo significa molte più speranze di vita per chi arriva al trapianto come ultima speranza… Speriamo che i giovani maggiorenni veneti non si lascino sfuggire questa opportunità così importante. Ricordiamo infatti che per diventare donatore di midollo basta un semplice esame del sangue “
Un esempio concreto di cosa ha significato per le donazioni la “scelta in comune” è il caso della città di Roma . A gennaio 2015 su 14.200 carte di identità rilasciate sono stati registrati 2.644 sì alla donazione, 54 no e 11.502 astensioni. Quindi in 7 mesi di sperimentazione le dichiarazioni al I Municipio hanno superato quelle raccolte dalle Asl della Capitale in 15 anni: 2.254 dal 2000, anno dell’apposito decreto ministeriale .
In concreto secondo la legge 34 la regione Veneto elargirà contributi a quei comuni che vorranno mettere in pratica campagne di sensibilizzazione alla donazione attraverso le associazioni preposte come Admo e Aido pari ad una spesa di 30 mila euro.. Nello stesso tempo inizieranno anche i corsi di formazione agli operatori dell’anagrafe che dovranno dare informazioni corrette sulla donazione di organi e tessuti, anche attraverso il Centro Regionale Trapianti. La spesa complessiva in questo caso è di 70 mila euro.