Samantha Calzavara, 43 anni di Feltre, ha scoperto di avere la Sclerosi multipla tre anni fa.
Da allora è cominciata la sua lotta quotidiana per ottenere diritti e cure non riconosciuti, affrontare spese sempre più grosse, superare ostacoli sempre più alti. Finché un giorno un’amica non ha avuto per lei un’idea brillante, talmente semplice e spontanea da lasciare tutti di stucco. Ha lanciato una raccolta fondi per garantirle la fisioterapia, necessaria almeno due, tre volte la settimana a questo stadio della malattia, che da qualche mese la costringe a stare in carrozzina. «Quando ho saputo questa cosa mi sono commossa», esclama la giovane feltrina, «inizialmente non volevo accettare tutti quei soldi, ma ora che li ho ricevuti e che ho scoperto quanto grande può essere la generosità delle persone, non posso che ringraziare lei e tutti quelli che hanno partecipato. Anche se non so a chi dire grazie, sono grata perché questo mi permetterà di usufruire della terapia per almeno 3 mesi, tre o quattro volte la settimana. È la mia medicina».
Per Samantha questa è una bella vittoria, che si somma al riconoscimento da parte dell’Inps dell’invalidità al 100 per cento, arrivato solo pochi giorni fa. Prima percepiva soltanto 500 euro al mese, appena necessari a far fronte alle cure e alle medicine necessarie al trattamento della malattia degenerativa. Ora avrà diritto a pensione di invalidità più accompagnatoria.
Soltanto un anno fa, dopo aver scoperto quale nuovo capitolo le stava riservando la vita, scriveva: «Ai malati di SM la fisioterapia viene regalata una volta l’anno, le associazioni arrivano fin dove possono perché non hanno fondi, così come i Comuni. Se voglio di più devo pagare un privato. Aiutano soltanto i “ricchi”, gli altri si devono arrangiare. Come fa una persona a vivere e a pagarsi le cure?».