“La concorrenza sleale del Trentino-Alto Adige deve essere affrontata una volta per tutte. Le disparità di trattamento sono sempre più drammatiche per i territori ordinari del Veneto”.
Per questo il senatore di Forza Italia Giovanni Piccoli ha depositato oggi alcuni emendamenti al ddl Concorrenza attualmente in esame al Senato.
“Visto che dal punto di vista costituzionale non si muove nulla e anzi il Governo Renzi continua a garantire le Regioni a Statuto speciale, occorre agire con gli strumenti di legge ordinari”, la premessa di Piccoli.
Due gli emendamenti presentati e che vogliono creare una discussione approfondita sia nella Commissione competente che in aula a palazzo Madama.
Il primo è dedicato al turismo e demanda al Governo l’adozione di un decreto con cui vengano riconosciute particolari agevolazioni fiscali e amministrative agli enti territoriali che confinano con le Regioni a Statuto speciale.
Con il secondo emendamento invece Piccoli chiede all’Esecutivo Renzi di garantire che le imprese che fruiscono di sussidi, aiuti economici, contributi a fondo perduto e altre forme di sostegno erogate dalla Regioni a statuto speciale e dalle Province autonome non possano agire al di fuori dell’ambito territoriale delle stesse Regioni e Province autonome. “E questo”, spiega Piccoli, “per evitare che due imprese si rivolgano allo stesso mercato partendo da condizioni di base differenti”.
“Sono concetti basilari rimarcati fin dagli esordi della Comunità europea e ribaditi con forza dal trattato di Maastricht, eppure in Italia si continua a barare. Se questo in passato poteva essere tollerato, oggi – con la crisi delle aziende e delle finanze pubbliche – è pura miopia. Chiedo ai miei colleghi di iniziare a discutere di questi temi uscendo dal silenzio compiacente del neocentralismo renziano”, conclude Piccoli. “Ora vediamo nei fatti se il Governo e il Pd batteranno un colpo e quale sarà il loro atteggiamento su un tema cruciale per lo sviluppo del nostro territorio”.