Ritorna L’Allocco, il periodico d’arte e cultura diretto da Daniela Zangrando. Il numero 4 di settembre-ottobre 2012 è un allocco panciuto, sgraziato, punk. Sembra arrabbiatissimo eppure è quasi goffo, fa sorridere, non è del tutto credibile. Al suo interno, la prosecuzione delle avventure di Giovanni Grando, che si troverà suo malgrado allontanato dal paese, un’intervista ironica, stridente e a tratti quasi dolente di Daniela Zangrando con l’artista belga Wim Delvoye e i testi di Umberto Silva e Diego Marcon.
Umberto Silva, psicoanalista e giornalista de Il foglio si perde nei meandri di un’arte sacra che riesce in un dettaglio a sorprendere persino Dio stesso, dilatando lo sguardo da Signorelli fino ai prati dove cammina Pollock.
Ma è Diego Marcon, giovane artista che Perarolo e la provincia di Belluno già conosce per la sua partecipazione a “perarolo09”, che ci fa sussultare. Il suo testo, “Aria col da capo”, non fa altro infatti che parlare d’amore. Lo fa attraverso parti che diventano veri e propri quadri che ci abbandonano proprio in preda ad un’immagine incredibile “Una leggenda racconta che quando accanto al cadavere del marito è stata deposta la moglie le sue braccia si sono aperte.”
Attesa dunque per chi scriverà sul prossimo numero, ultimo dell’anno, che vedrà chiudersi la storia di Giovanni e tirerà un po’ le somme di questo volo incessante dell’allocco.”