Napolitano scrive a Durnwalder. E Bottacin si appella alle date e ai bilanci: «se gli verrà concesso di non festeggiare l’Unità d’Italia, mi domando se lo potranno fare anche le Istituzioni venete»

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Gianpaolo Bottacin

«Mi domando: se a Durnwalder verrà concesso di non festeggiare l’Unità d’Italia, potranno allora sottrarsi alle celebrazioni anche le Istituzioni del territorio del Veneto, che nel 1861 era ancora sotto il dominio austriaco?». Questo la domanda che si pone Gianpaolo Bottacin, presidente della Provincia di Belluno, dopo il richiamo del Capo dello Stato al collega bolzanino, Luis Durnwalder. «Innanzitutto, apprendo con soddisfazione che il presidente Giorgio Napolitano abbia voluto prendere in considerazione il mio quesito, richiamando Luis Durnwalder ad un maggior rispetto del proprio ruolo istituzionale – ha commentato Bottacin – . Quelle sue dichiarazioni sull’essere austriaco erano totalmente fuori luogo, ma se possono valere per lui, mi chiedo se non possano essere valide anche per noi Veneti». «Spero che il monito di Napolitano trovi riscontro, perché altrimenti mi domanderei se anche in Veneto, territorio che nel 1861 era ancora sotto il dominio austriaco, le Istituzioni potranno sottrarsi ai festeggiamenti per una “Unità d’Italia” che qui è giunta solamente cinque anni più tardi», ha continuato Bottacin. «D’altronde, non avrebbero forse molto più da festeggiare proprio i vicini di Bolzano che ricevono dallo Stato italiano molto più di quanto versano in tasse e – soprattutto – di quanto riceviamo noi Bellunesi? – ha detto ancora il presidente di Palazzo Piloni – . Annualmente, poi, proprio noi Bellunesi contribuiamo alle casse di Roma per miliardi di euro, mentre da Bolzano non giunge mezzo centesimo».