“Lo dico amaramente, ma le società partecipate dal Comune di Napoli costano di più di un’alluvione epocale in Veneto”. Roberto Ciambetti, assessore regionale del Veneto con delega alle società partecipate, a margine di un convegno sul regolamento attuativo della riforma sui servizi pubblici locali, ha spiegato come “le inefficienze di gestione, gli sperperi e gli sprechi in molte realtà pubbliche generino disastri. Fanno capo al Comune di Napoli 22 società partecipate con deficit milionari: 224 milioni l’Asìa, azienda addetta alla raccolta dei rifiuti, 295 milioni l’Arin, servizio idrico, 293 milioni Bagnolifutura, 94 milioni la Gesac dell’aeroporto di Capodichino, 70 milioni Napolipark, la società che gestisce i parcheggi e via di questo passo”. “Si fa presto a toccare cifre incredibili – ha concluso Ciambetti –, sottratte a servizi o investimenti per i cittadini. La stampa partenopea parla appunto di oltre 1.320 milioni: proprio il paragone con i danni registrati in Veneto, con stima attorno al miliardo di euro, permette di capire l’entità e l’effettiva portata di questi deficit, delle vere e proprie calamità”.